Tre artiste per due mondi da sogno

Rimini

RIMINI. Entrare nel Mondo illustrato di Rébecca Dautremer o nella Puppenhaus (Casa di bambole) di Sabrina Foschini e Alexa Invrea è un po’ come lasciarsi la realtà alle spalle e varcare la soglia di una dimensione onirica e poetica, dove le parole, le illustrazioni, i disegni, gli acquerelli e i pupazzi hanno significati diversi.

Due mostre, tre artiste e un festival, Mare di libri, si incontrano e intrecciano legami profondi a Rimini, città che all’arte e alla letteratura per ragazzi sta dedicando la giusta attenzione. Oggi, a distanza di un’ora l’una dall’altra, inaugureranno le due esposizioni legate al festival dei ragazzi che leggono e che non mancheranno di stupire per bellezza, raffinatezza e originalità. Alle 17 alla Galleria dell’Immagine (via Gambalunga) l’inaugurazione di Puppenhause, durante la quale verranno letti brani di Foschini accompagnata al theremin da Marco Marchetti; alle 18 alla Far (Fabbrica Arte Rimini, piazza Cavour), si apre ai visitatori Il mondo illustrato di Rébecca Dautremer, una delle più importanti illustratrici contemporanee legata alla letteratura per l’infanzia. Presentate da Massimo Pulini, assessore alla Cultura del Comune di Rimini, e da Gianluca Guidomei, vicepresidente di Mare di libri, le due mostre resteranno aperte fino a giugno.

«L’esposizione di Rebecca è frutto di un rapporto di relazioni instaurato con l’artista da Mare di libri – afferma Pulini – e rientra nel cartellone di manifestazioni e anteprime della prossima Biennale del disegno. Sottolineo l’importanza di essere riusciti ad avere le opere di un’artista dal carattere non facile, riservato e appartato. Carattere tra l’altro ben rappresentato nelle sue illustrazioni, di grande delicatezza e raffinatezza».

Le immagini di Rébecca, «artista di alto livello, con grande capacità inventiva e generosità di pensiero», fuggono dalla realtà e dalla tradizione, come in Cyrano; sul suo naso fioriscono tatuaggi maori e le sue vesti profumano di Giappone. Ma la mostra riminese vuole essere un omaggio ad Alice nel paese delle meraviglie che proprio quest’anno compie 150 anni, anche se la sua è un’Alice dai capelli scuri e scomposti che ricorda la Alice Liddel di Lewis Carroll, la bimba che ha ispirato lo scrittore inglese per il suo personaggio immortale. Molte illustrazioni, alcune dai colori forti e decisi, altre delicate come fiori provenzali, hanno accanto scritte minuscole, in lingua francese. L’artista mostra i soggetti che sceglie attraverso primi piani, mezzi busti, figure intere collocate in un campo lungo e immersi in paesaggi silenziosi ed eterei. Alcuni sembrano catturati da uno scatto rubato.

«Dautremer – precisa Guidomei – oltre a disegnare, racconta storie, ha una forza narrativa impressionante, ed è apprezzata molto dagli adolescenti». All’esposizione – fino al 21 giugno – si aggiunge un video che documenta l’illustratrice durante il suo lavoro.

Da piazza Cavour a via Gambalunga: nelle stanze della Galleria dell’Immagine fino al 14 giugno la mostra dell’artista tedesca Ivrea e della riminese Foschini è il frutto di un lavoro scaturito dalla loro amicizia. Le silenziose e tenere bambole di pezza imbottite e sommariamente cucite di Alexa («non sono brava a cucire», dice), “sospese” al muro, cominciano a parlare nei racconti intessuti da Sabrina: «Sono storie poetiche, in parte semplici e in parte più legate al mio linguaggio» dice l’artista, «trascritte in libri personali che si trovano accanto alle bambole di pezza e che fanno da corredo, come un diario figurato dell’anima. Ogni libro racconta una storia ispirata alla bambola e sono state scritte tutte a mano». Accanto ai pupazzi Foschini ha accostato uno sfondo, che riporta colori e particolari dell’opera.

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