Mario Biondi: «Vado "oltre" e arrivo in vetta»

Rimini

CESENA. Tappa romagnola per il nuovo tour mondiale “Mario Biondi live 2015”; domani l’artista catanese torna al Carisport di Cesena – dove si esibì già nel 2010 – per il nuovo live di Beyond, disco appena uscito, da ieri al 1° posto in classifica dei dischi più venduti.

A Cesena alle 21 ritrova l’entusiasmo di fan e amici fra cui musicisti e jazzisti con cui ha collaborato sin dagli esordi verso il successo. Lo si ricorda ancora nell’estate 2012 ospite due volte a Cesenatico a Ribaltamarea e allo Ju Ju memorial Capiozzo.

L’apertura verso i colleghi per lui è pari al piacere di condividere con i fan la musica che ama; fatto questo che spinge il 44enne Biondi (al secolo Mario Ranno) a inventarsi ogni volta, premiato con vendite e pienoni, ma nel contempo restando umilmente ancorato a terra.

Biondi, lei con il suo Beyond sembra voler procedere “oltre”.

«Mi piace mettermi alla prova alzando ogni volta, il tiro, le difficoltà, oltrepassare i livelli come nei giochi elettronici. Oltre in questo caso lo intendo non solo nella musica, ma nella vita, e prima di tutto lo dico a me stesso».

È di nuovo primo anche nelle vendite.

«Ma sì, diciamolo: sono il numero uno! Lo dico scherzando... No, sinceramente non rimpiango nulla della mia lunga gavetta e del lavoro fermamente portato avanti anche rischiando. Aggiungere a ciò una “certificazione” ufficiale che mi arriva da tanta gente che mi apprezza e condivide questa mia stessa passione, è davvero una gratifica grandiosa. I sei concerti del tour già affrontati (Torino, Sanremo, Bergamo, Firenze, Milano, Mantova) sono stati uno più bello dell’altro; altrettanto mi aspetto da sabato a Cesena e poi da Bologna (lunedì 18)».

Cesena e la Romagna sono anche luoghi affettivamente a lei cari.

«I musicisti romagnoli hanno sempre dimostrato una marcia in più. Come il mio “fratellino” Chicco Capiozzo che mi ha pure dato dei suggerimenti per arrivare ai Dap Kings, band con cui ho arrangiato il pezzo “Heart of stone” di questo mio Beyond. E poi spero di incontrare anche Fabio Nobile e Alessandro Fariselli coi quali pure ho collaborato».

Perché fra tanti artisti per “All I want is you” si è affidato a Dee Dee Bridgewater?

«Per me è un’artista incommensurabile, strepitosa, è una scuola, un riferimento per me, oltre ad essere un’amica. Le avevo sottoposto un testo nel quale ho depositato parte del mio cuore; lei con empatia e dolcezza ha colto al meglio ciò che volevo esprimere e con le sue parole l’ha tradotto con fluida naturalezza».

Nel nuovo disco propone sonorità che invogliano a un ritmo anche nel ballo, cosa che sembra rifarsi in qualche modo anche a una disco di vecchia generazione. I giovani la seguono in questo percorso?

«Mi sembra che nei giovani, ancora più nei giovanissimi, ci sia un ritorno a sonorità più calde e ballabili che rimandano a personaggi che ho amato».

Che tipo di concerto vedremo dunque?

«Sarà uno spettacolo ricco di canzoni e sonorità. Ripercorro i miei dischi dal primo all’ultimo, avrò pure due ballerine coriste raffinate ed eleganti».

Sul palco con Biondi: Alessandro Lugli alla batteria, Federico Malaman al basso, Massimo Greco alle tastiere e programmazione, David Florio alle chitarre, Marco Scipione al sax, Fabio Buonarota alla tromba e Romina e Miriam Lunari, cori, danze e coreografie.

Info: 0541 785708

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