Stalking tra gay, impiegato denunciato

Rimini

RIMINI. «Torna con me o lo dico a tua moglie». Ha perso la testa per un altro uomo, anche lui sposato, e non riuscendo ad accettare la fine della breve relazione clandestina, ha cominciato a perseguitarlo con telefonate, messaggi anche velatamente ricattatori e soprattutto con appostamenti e pedinamenti quasi quotidiani.

Il protagonista della vicenda, un impiegato quarantacinquenne padre di famiglia, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di stalking. La parte offesa, un commerciante quarantenne, preoccupato per la situazione e intenzionato a evitare qualsiasi forma di pubblicità, si era rivolto con discrezione all’autorità perché il suo persecutore fosse invitato a desistere da quei comportamenti ossessivi, senza dover affrontare un processo penale con tutte le controindicazioni del caso. Lo strumento legale, alternativo alla querela, è il cosiddetto “ammonimento” che consiste in un richiamo orale del questore rivolto allo “stalker”. L’impiegato, però, sebbene sia stato ufficialmente diffidato dal proseguire nella sua condotta, dopo qualche tempo di relativa tranquillità è tornato a farsi vivo con il suo ex amante. A quel punto il quarantenne, in preda a uno stato di ansia crescente ha confidato alla moglie quello che stava subendo. Ha spiegato, senza entrare nei dettagli, che l’altro uomo, conosciuto in una cena qualche mese prima, si era invaghito di lui (a suo avviso non ci sarebbe stata nessuna “relazione”) e non lo lasciava più in pace. Così si è arrivati alla denuncia vera e propria che potrebbe portare i due uomini a confrontarsi tra qualche tempo in un’aula giudiziaria. Il presunto persecutore era arrivato al punto di minacciare di diffondere un video. Un breve filmato, molto in ombra, che lui gli aveva mostrato fugacemente sul telefonino facendogli credere che si trattava di un loro momento di intimità. In realtà si è appurato che quella scena confusa non riguardava la vittima dello stalking, ma era solo un pretesto per convincerlo a riallacciare la storia proibita.

Casi di stalking tra omosessuali non sono più una novità a Rimini. E’ capitato ad esempio che per vendicarsi della fine di una relazione gay un quarantenne abbia rivelato - attraverso facebook - le tendenze del giovane riminese per il quale aveva perso la testa, oppure che un uomo adulto abbia scritto una lunga lettera ai genitori di un adolescente allegando le prove degli incontri che aveva avuto con lui.

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