Puntatori laser, ragazzini con danni permanenti alla vista

Rimini

BOLOGNA. Danni permanenti e irreversibili alla vista causati dall'utilizzo dei puntatori laser usati per gioco, quelli che spesso si vedono in vendita per strada da venditori ambulanti più o meno regolari. I medici del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, negli ultimi mesi, si sono imbattuti già in tre casi, molto simili tra loro, di ragazzini tra i 10 e i 13 anni, che hanno riportato danni alla vista (uno si ritrova pressoché cieco da un occhio) presumibilmente dopo aver maneggiato, per gioco, dei puntatori laser. E pertanto hanno deciso di segnalare la cosa alla Procura, dove è stata aperta un'inchiesta, contro ignoti, per lesioni colpose aggravate. Nei giorni scorsi sono stati già sequestrati dei puntatori laser. I fatti sono andati così: i tre ragazzini, due maschi e una femmina, sono stati accompagnati dai genitori all'Oftalmologia del S.Orsola per problemi alla vista: i controlli medici hanno rilevato dei danni permanenti alla vista. Danni di tipo retineo, che hanno comportato una significativa diminuzione del ''visus'': uno dei ragazzini è legalmente cieco dall'occhio destro, gli altri due hanno perso alcuni gradi. A questo punto, i medici hanno chiesto ai genitori se si fossero verificati traumi o eventi che potessero spiegare l'accaduto. Ed è proprio qui, in fase di anamnesi, che è emersa la questione dei laser: tutte e tre le famiglie, in circostanze diverse, hanno spiegato di aver regalato ai propri figli, circa un anno prima, un puntatore laser per gioco. Non è stato possibile, né per i medici né per gli inquirenti, risalire a che tipo di laser fosse, né tanto meno analizzare l'oggetto in questione, perché in tutti i tre casi i puntatori ''incriminati'' sono andati persi o sono stati buttati. I medici, però, che hanno segnalato la cosa alla Procura, ritengono che siano questi i responsabili dei danni permanenti alla vista riscontrati nei ragazzini.

Se in generale è risaputo che i laser sono pericolosi per gli occhi, va considerato anche il fatto che ne esistono di varie categorie, alcune anche vietate dalla legge proprio per i rischi che possono comportare per occhi e pelle. Le famiglie, pur non potendo consegnare il laser, hanno riferito dove li avevano comprati: in un caso da un venditore italiano, negli altri due da stranieri, sempre tra Bologna e provincia. E in Procura, dove la segnalazione arrivata una decina di giorni fa dal Policlinico è stata presa con molta attenzione, sono stati subito attivati dei controlli, anche al fine di evitare il ripetersi di eventi come questi. Se ne occupa il procuratore aggiunto Valter Giovannini, a cui fanno capo i reati di competenza del giudice di pace. E questo, trattandosi di lesioni colpose, lo è. Giovannini, dopo aver aperto l'inchiesta, che è contro ignoti e ipotizza le lesioni colpose aggravate (per la diminuzione della vista), ha subito affidato accertamenti e controlli ai Carabinieri del Nas. I primi risultati sono già arrivati: nei giorni scorsi, dopo una serie di controlli, sono stati sequestrati una quindicina di puntatori laser venduti abusivamente.

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