Vigili diffamati in Comune

Rimini

CESENA. Da un paio di giorni a questa parte, come si vede nella foto a fianco, la bacheca che il Comune ha allestito all’ingresso del servizio Anagrafico è vuota. Il suo recente contenuto infatti è oggetto di un’indagine aperta dalla polizia municipale di Cesena, per diffamazione nei confronti del corpo di Pm stesso e dei suoi componenti.

Agenti accertatori della polizia municipale hanno nei giorni scorsi sottoposto a sequestro una serie di messaggi ritenuti “insultanti” nei confronti dei vigili stessi. Ora si sta cercando, tramite le firme apposte, di identificarne gli autori. La bacheca in questione è quella a due passi dallo Sportello facile che si trova nel lato Anagrafe del Comune. Qui è possibile, facendosi consegnare un foglio e una penna se non li si ha, dare giudizi che il Comune ha chiesto ai cittadini di lasciare. Commenti sulla fruibilità dei servizi comunali in particolar modo, ma più in generale commenti sull’operato del Comune e dei suoi dipendenti. L’idea era quella soprattutto di capire come migliorare i servizi. Ascoltando direttamente l’utenza per capire dove trovasse dei difetti o dove vi siano delle positività eventualmente da potenziare. Qualcuno deve aver ecceduto nell’utilizzo di questo strumento. Infatti alcuni agenti del corpo di Pm hanno ricevuto segnalazione di come sulla bacheca vi fossero dei messaggi ben poco edificanti. Insulti, prevalentemente legati a servizi e sanzioni della polizia municipale. A volte anche per multe che, malgrado il cittadino che sgridava “via pizzino” non lo sappia, non vengono neppure fatte dalla Pm ma sono direttamente a carico di altri enti accertatori.

La verifica da parte della polizia municipale ha evidentemente dato esito positivo. I biglietti sono stati sequestrati ed è stato aperto un fascicolo d’indagine che, al momento, è contro ignoti. L’ipotesi di reato è di diffamazione al corpo di polizia municipale. Arriva in un memento molto caldo in Italia, contrassegnato dalla indagine sulla Pm romana tacciata di assenteismo per le feste di Capodanno e dopo che la Municipale di Cesena aveva già presentato un esposto direttamente alla Procura della capitale chiedendo che venissero puniti gli insulti di chi “fa di tutta l’erba un fascio”.

Va da sè come in questa fase gli insulti contenuti nei biglietti siano stati presi ancor meno a cuor leggero che se la stessa cosa fosse capitata in un altro momento storico.

Per tentare di identificare gli autori dei messaggi sono già stati fatti anche alcuni interrogatori: dipendenti comunali sentiti come persone informate sui fatti, per capire se si possa arrivare ad identificare gli autori degli insulti sulla bacheca.

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