Disperso: a vuoto tutte le ricerche

Rimini

VALLE SAVIO. Sembra essere sparito nel nulla Arnaldo Foschi, pensionato cesenate che domenica prossima compirà 75 anni, finito fuori strada nel primo pomeriggio di sabato, mentre era al volante della sua Fiat Panda nuovo modello. Da allora, nonostante le ricerche a tappeto per individuare il punto dove è avvenuto l’incidente, non si è riusciti a capire dove si trovi.

Le ultime notizie le ha date lui stesso, usando il telefonino, fino alle 19 di sabato, quando si è scaricata la batteria. Ha spiegato che non si era fatto male, che era uscito dalla vettura e aveva cercato di tornare sul ciglio della strada (ad un paio di metri di distanza), ma non era riuscito ad arrampicarsi su per la scarpata, alta 3 o 4 metri. Dopodiché, con qualche graffio alle mani, rimediato in quel tentativo, stava cercando nuovamente riparo nell’abitacolo dell’auto, sotto la neve che stava cadendo. Con il disagio dei vestiti che si erano bagnati in seguito alla sortita fatta e la temperatura che stava scendendo verso quota zero.

C’è poi un’incognita tutt’altro che irrilevante: in quale stato è l’auto? Nell’impatto, oppure per abbandonare il veicolo, si erano rotti i vetri o le portiere? Se fosse così, sarebbe un guaio perché penetrerebbe il freddo, che di notte è molto pungente. Seconda domanda: il motore è ancora funzionante e quindi c’è la possibilità di accendere il riscaldamento all’interno della vettura? Anche questo particolare può fare la differenza tra l’assideramento e la salvezza.

Ma il vero nodo è un altro: dov’è la Panda? L’uomo, che abita in via Arenacci (nella zona dell’ippodromo del Savio), ha continuato a ripetere sia alla nipote, sia ai soccorritori (oltre 30 quelli entrati in azione fin da sabato), con i quali è stato in contatto telefonico abbastanza a lungo, che stava viaggiando lungo la vecchia Strada provinciale, dalle parti di Quarto, in direzione Sarsina-San Piero. Ha poi aggiunto che dal punto in cui era finito dopo il “dritto” (da quanto ha riferito, non frenato da ostacoli naturali o parapetti) non si vedeva nessuna luce. E probabilmente dalla carreggiata la vettura fuori strada, che è di colore grigio, è poco visibile, nonostante gli inviti fatti a suonare il clacson e ad attivare le frecce lampeggianti.

Le varie squadre dei vigili del fuoco, dei carabinieri, del soccorso alpino, e anche le ambulanze che lo hanno cercato subito dopo l’incidente, hanno perlustrato palmo a palmo l’area indicata da Arnaldo Foschi. Anzi, hanno allargato i controlli, fino a coprire il tratto di 17 km. tra San Piero e Mercato Saraceno. Quella che, in base alle verifiche fatte con Omnitel, dovrebbe essere la zona dove il cellulare usato dall’uomo, durante le ultime chiamate che ha fatto, ha agganciato la “cella” del proprio operatore di telefonia mobile.

Ieri mattina, quando intorno alle 7 le ricerche sono riprese a pieno regime, è stato fatto alzare in volo un elicottero dei carabinieri, con a bordo un militare dell’Arma che è della zona e quindi sa meglio dove posare lo sguardo, ma è stato tutto vano. Nonostante un doppio passaggio sopra la Provinciale, non è stata notata alcuna traccia. Nelle ore successive, questo ausilio dall’alto non è stato più possibile, perché sono iniziate le nevicate e poi si è fatto buio. Anche gli sforzi fatti a terra, dove non si sono trascurate le stradine laterali alla Sp138, non hanno portato a nulla.

Ogni ora che passa, aumenta il rischio che questa vicenda abbia un finale tragico. A differenza di quanto capitò qualche anno fa, quando lo stesso Foschi ebbe un incidente simile, finendo in un calanco, ma riuscì a cavarsela da solo.

Comunque non ci si arrende: come hanno fatto tra sabato e domenica, anche nella notte appena passata i vigili del fuoco hanno continuato ad operare sul posto.

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