E' morto a 97 anni Beniamino Urioli: era l'ultimo dei fondatori in vita della Cisl

Rimini

CESENA. Dai primi anni ‘50, e per oltre un ventennio, è stato tra i protagonisti della vita politica e sindacale della città. E’ morto a 97 anni Beniamino Urioli.

La Cisl cesenate è in lutto per la scomparsa di Beniamino Urioli.

«Perdiamo con lui l’ultimo degli eroici fondatori della Cisl in città - scrive il sindacato in una nota a firma del Segretario Territoriale Filippo Pieri - Urioli è scomparso il 23 dicembre, a poche ore dal Natale dunque.

Nei primi anni 50 è stato alla guida del Sindacato Cils quando muoveva i suoi primi passi anche nella nostra città».

Non erano anni semplici per le condizioni economiche e sociali di tutto il Paese, ma fare sindacato nella Cisl in particolare modo a Cesena era ancora più complicato e difficile.

«Con la sua azione e la sua competenza Urioli aveva gettato le basi per la nascita e la crescita della Cisl Cesenate - continua Filippo Pieri - Ed è proprio grazie a persone come Beniamino che oggi la nostra organizzazione può vantare una presenza capillare in tutto il territorio e nei luoghi di lavoro che gli permettono di continuare quell’opera di tutela e rappresentanza di lavoratori e pensionati tanto cara anche al compianto Urioli».

Cordoglio per la scomparsa è giunto anche dal Comune di Cesena nelle parole del sindaco Paolo Lucchi.

«Aveva 97 anni ed è stato un cesenate importante, tra i grandi personaggi che, nel dopoguerra contribuirono, su diversi fronti, alla ripresa democratica della nostra città ed a porre le basi del convivere civile trai cesenati. Infatti, con Nello Vaienti, Merendi e Tappi é stato tra i fondatori della Cisl ed ha avuto un ruolo importante nel radicare il movimento cooperativo, collocandosi tra i fondatori della Capo (Coop. Agricola Produttorie Ortofrutticoli). Impegnato sul versante politico nelle file della Dc, è stato Consigliere comunale ininterrottamente dal 1951 al 1975 ed assessore a più riprese: alle Aziende Agricole (Sindaco Corradino Fabbri), alle Finanze (sindaco Samuele Andreucci), all’Igiene ed alla Sanità, ai Tributi e Aziende Municipalizzate, allo Sviluppo Economico (con il sindaco Antonio Manuzzi che lo volle sempre al suo fianco).

Di lui mi hanno sempre colpito la dolcezza e la determinazione, abbinate mirabilmente. Le condoglianze della città e mie personali, giungano alle figlie Donella e Mariangela.

 

 

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