Tribunale: c'è uno spiraglio

Rimini

CESENA. Riavere a Cesena la sede distaccata di Tribunale che è stata tagliata: in maniera drammatica per i riflessi anti economici ed i disservizi che il non averla più ha portato con sé. Un inatteso spiraglio si è aperto da circa 48 ore.

Il Ministro Rosanna Cancellieri ha infatti bloccato il decreto attuativo che avrebbe messo la parola fine alla riorganizzazione della giustizia. Si tratta della norma che doveva completare il quadro: dando una proroga di 5 anni ad alcune micro sedi (almeno se paragonate ai numeri di Cesena). Ufficialmente “Ci sono alcuni aspetti tecnici da limare ed il ministro non poteva essere presente alla riunione esecutiva”.

Ciò che invece trapela informalmente dal Ministero della Giustizia è che ci sia in atto qualche ripensamento. Con la possibilità di aggiustare il tiro in quei luoghi dove la riorganizzazione ha fatto più danni che altro.

Cesena potrebbe essere uno di questi ed i numeri a disposizione del Governo sono chiari: la mole di pratiche trattate in sede civile era superiore a quella di Forlì. La chiusura di Cesena ha creato disagi riorganizzativi nelle cancellerie con conseguente disservizio ed aumenti dei tempi di burocrazia. Risparmio economico non ce n’è stato visto che la sede di Cesena è comunque rimasta in carico come costi perché serve come archivio delle pratiche cesenati che Forlì non potrebbe accogliere. In più da quando la riorganizzazione è in atto non sono aumentati i cancellieri in forza al Tribunale unico di Forlì ed al netto di malattie e spostamenti non rimpiazzati i magistrati (inquirenti e giudicanti) hanno fatto segnare un passivo di -4 elementi operativi.

Già ieri la politica ha fatto un primo passo per cercare di rimettere in evidenza il caso Cesena.

Il sindaco Paolo Lucchi ha scritto una lettera aperta al Ministro Cancellieri chiedendo che Cesena possa rientrare nella revisione in atto.

«Torno a rivolgermi a Lei, come ho già fatto nei mesi scorsi - spiega Lucchi - per richiamare alla Sua attenzione la sorte del Tribunale di Cesena, di cui è stata decretata l’abolizione con la riorganizzazione della geografia giudiziaria.

Mi preme ricordare che il Tribunale di Cesena serviva una popolazione di oltre 200mila abitanti, e registrava parametri di attività fra i più alti non solo in Emilia - Romagna, ma a livello nazionale; in questi mesi dopo la sua chiusura si sono evidenziati tutti i problemi che avevamo paventato, con un aggravio di difficoltà non solo per gli avvocati, ma anche e soprattutto per i cittadini e le imprese del territorio. Sono, invece, ancora tutti da dimostrare quei risparmi per ottenere i quali è stato operato il taglio del nostro Tribunale.

Ricordo, per altro, che Lei stessa, in un’intervista dell’estate scorsa, aveva dichiarato che sulla geografia giudiziaria sarebbe stato possibile qualche piccolo spostamento.

Alla luce di tutto questo, Le chiedo, in questa fase di modifica del decreto attuativo, di rivedere, se è possibile, la decisione presa per il Tribunale di Cesena, e sollecito i parlamentari del territorio cesenate a svolgere tutte le azioni necessarie - come hanno fatto in passato - per sostenere questa richiesta».

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