Insulti ai vigili sul web: cinque denunciati

Rimini

CESENATICO. Cinque persone denunciate per aver insultato pubblicamente la polizia municipale. Che i vigili rivieraschi siano molto attivi nell’attenzionare il web lo hanno dimostrato indagini del passato. Una su tutte: quella che portò a scoprire un locale scambista che si pubblicizzava proprio in rete. Ultimamente sono fioccate altri tipi di denunce.

Denunce dovute al fatto che (non si sa bene per quale motivo) l’approccio della gente, in generale, quando si “ritrova” davanti ad un pc o ad uno smartphone collegata ai social network, è diverso da quando i dialoghi sono a voce. Su Facebook e non solo, c’è la strana convinzione diffusa che sia lecito dire qualsiasi cosa sostenendo qualsiasi tesi e senza pagare conseguenza alcuna.

Eppure internet soprattutto nei gruppi come uno di quelli “raggiunti” dalle denunce di queste ore, è una piazza: in cui tutti parlano ma nella quale tutti sono chiamati eventualmente a rispondere di quanto dicono.

Nei vari dialoghi in rete la polizia municipale ha intercettato almeno 5 posizioni risultate infamanti per il ruolo della Pm stessa. Insulti, insomma: che come tali sono un oltraggio a pubblico ufficiale. Il fatto che vengano pronunciati davanti ad un agente, in una pizza o su internet ben poca differenza fa. «Esplorando la rete - dicono al comando di Pm - spesso ci troviamo davanti a critiche, magari anche “pepate”. Ma quando si discute anche in maniera accesa nel tentativo di trovare soluzione a problemi, le critiche vengono da noi accettate perché innescano un ragionamento o una riflessione. Le denunce sono state invece fatte a persone che “semplicemente” insultavano e basta. Ed in maniera pesante».

Tre dei 5 denunciati lo sono stati durante un gruppo di discussione su “Sei di Cesenatico se...” nel quale si parlava del pienone di camper a Cesenatico durante la festa del Pesce. Altre due persone per insulti alla Pm lanciati durante altri tipi di discussione.

Tra i denunciati c’è anche chi, in queste ore, ha pubblicato sempre sullo stesso gruppo in cui aveva lanciato gli insulti, una lettera di scuse inviata alla Pm: «Ho preso coscienza dell’errore commesso - scrive - Ho agito in un momento di rabbia. Ma ho sempre apprezzato il lavoro della polizia municipale. Vi prego di perdonare il mio comportamento».

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