Camion si ribalta, traffico e paura

Rimini

BAGNO DI ROMAGNA. Camion si ribalta nella provinciale nel tratto in cui si viaggia fuori dalla E45 in direzione Verghereto e perde parte del suo pericoloso carico. Risultato: l’autista trasportato in elicottero al Bufalini, il traffico bloccato per circa tre ore e mezzo e poi riaperto in E45, la provinciale chiusa per tutta la giornata di ieri per le necessarie operazioni di bonifica.

L’incidente ha avuto luogo ieri mattina intorno alle 11.40. Il camion guidato da un 48enne rumeno residente a Lugo, in provincia di Ravenna, stava percorrendo il km 3 della Provinciale, poco prima della cosiddetta Fonte del rospo, quando si è ribaltato e ha occupato l’intera carreggiata. Trasportava anidride maleica ed è subito scattato l’allarme. Il materiale liquido è uscito a poco a poco ed è stato presto tamponato. Non sembra sia stato tantissimo, ma ha inquinato l’area circostante e avrebbe anche colpito agli arti l’autista, che è stato portato al Bufalini in elicottero e tenuto in osservazione. Per i rilievi è intervenuta la polizia stradale, i mezzi di soccorso, l’Anas e l’Arpa.

Chiuse l’E45 e la provinciale, l’unica strada per andare in direzione Roma è rimasta l’autostrada, secondo l’invito dell’Anas. Poi però si è chiusa la bretella di Case Bruciate della E 45 che deviava il traffico sulla provinciale e si è aperto il transito anche in direzione sud sulla E 45. Nella carreggiata sud si sono riaperte tutte e due le corsie di marcia, una in direzione Ravenna e una in direzione Roma. Poco dopo le 15 il traffico è ripreso. Dalle 16 in poi sono cominciate le operazioni di trasbordo del liquido e in nottata era prevista la rimozione del camion e la riapertura anche della provinciale.

Si è naturalmente attivato anche il sindaco Marco Baccini e i responsabili dell’Ufficio Lavori Pubblici si sono recati sul posto. «In realtà si è verificato – spiega Baccini – che il problema del versamento del liquido era più contenuto di quanto si potesse pensare in un primo momento. E’ fuoriuscita solo una piccola parte. Abbiamo coinvolto anche Arpa ma pare non vi siano particolari elementi di preoccupazione».

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