Al volante mentre scrive al tablet

Rimini

CESENATICO. Automobilisti sempre più distratti al volante dall’uso improprio di smartphone e altri apparecchi elettronici di ultima generazione. E’ un problema piuttosto comune in tutta Italia, ma la polizia municipale di Cesenatico ha deciso di affrontare con attenzione il problema.

 

E così il comandante Alessandro Scarpellini ha deciso già da un po’ di tempo di organizzare appositi servizi di controllo per combattere queste pericolose abitudini. Il servizio consiste nel lavoro di una pattuglia di vigili in moto che percorrono soprattutto le strade più trafficate, come ad esempio l’Adriatica o via Cesenatico, e sopraggiungendo alle spalle degli automobilisti possono controllare comportamenti non certo autorizzati dal codice della strada. E ogni turno in cui sono stati fatti questi controlli ci sono stati in media quattro - cinque automobilisti sanzionati. Si va da chi parla al cellulare senza auricolare a chi legge o invia sms oppure scatta fotografie. Ma nell’ultima uscita di controllo è stato battuto il record: una giovane donna è stata sorpresa con il tablet appoggiato al volante, mentre guidava in una strada principale e stava tranquillamente scrivendo. In questi casi la multa è piuttosto salata: 160 euro e 5 punti tolti dalla patente. Ma non solo: se si viene ribeccati entro cinque anni a commettere lo stesso tipo di infrazione la patente viene anche sospesa.

Come detto, questo è un problema su scala nazionale. Secondo una recente indagine belga, chi fa uso dello smartphone durante la guida moltiplica di ben 23 volte il rischio di incidente stradale. Sconfortante il confronto con l’Italia: se in Belgio il telefonino alla guida è utilizzato dal 3,2% dei conducenti, da noi la percentuale sale al 12,4%, come dimostrato dal monitoraggio dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) promosso a dicembre scorso. Una recente ricerca di Ford ha certificato che un giovane su quattro ha scattato in vita sua almeno un “selfie” al volante, e addirittura la metà ha ammesso di aver più volte fatto una foto durante la guida. Lo studio è stato fatto all’interno della campagna “Un messaggino a volte accorcia la vita”, grazie alla quale l’Asaps ha scoperto che la media nazionale di trasgressione è attestata al 12,4%, con punte più alte a Torino e Palermo (14%). L’indagine è stata fatta su campioni a Milano, Firenze, Bologna, Roma, Napoli, Arezzo, Benevento, Forlì, La Spezia, Ravenna, Reggio Emilia, Cesena, osservando 32.650 conducenti. Di questi, ne sono stati “pizzicati” col telefonino 4.048, pari al 12,4%: 3.057 erano uomini e 991 donne. Nello studio è stato intervistato anche un campione di conducenti: il 90% ha definito inammissibile inviare messaggini alla guida, mentre l’85% ha bollato nello stesso modo la conversazione telefonica senza auricolare o kit vivavoce. Ma ben un conducente su tre ha ammesso di inviare sms al volante, uno su due ha confessato di leggere i messaggi in arrivo e il 45% (in gran parte giovani) ha riconosciuto di aver usato il telefono per parlare, senza auricolare o viva voce, almeno una volta nell’ultimo anno.

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