La mareggiata presenta un conto da 3 milioni

Rimini

CESENATICO. Mezza città sommersa dalla furia del mare: i danni ammontano già a più di 3 milioni di euro. Per una metà a lamentarli sono gli operatori privati, mentre per l’altra metà è la somma che si dovrà spendere per rimettere in sesto il patrimonio pubblico e le infrastrutture. E si tratta di una stima prudenziale.

Il sindaco di Cesenatico sembra intenzionato a chiedere lo stato di calamità. Intanto, ieri mattina, c’è stata una ricognizione tra i tecnici della Protezione Civile comunale e i responsabili del Servizio Tecnico Regionale di Bacino, per verificare lo stato dell’arenile e del sistema portuale e dell’abitato circostante, dopo che il mare in burrasca, lunedì notte, ha travolto quasi tutta la fascia costiera di Cesenatico, da Zadina a Gatteo mare. A seguito delle verifiche fatte, è stata inviata alla Provincia una stima presunta dei danni. Si parla di una cifra attorno a 1,5 milioni per quel che riguarda stabilimenti balneari, negozi, ristoranti, case ed altrettanto per il mercato ittico all’ingrosso, la Vena Mazzarini, i “Giardini al Mare”, Casa Moretti, il sistema fognario. E poi, ancora, non vanno dimenticati i danni subiti da automezzi, impianti frigo e impianti elettrici, stazioni di filtraggio, in molti casi da cambiare dopo essere stati bagnati dall’acqua salata.

Circa 200 attività tra stabilimenti balneari ed esercizi commerciali posti alla propaggini della spiaggia hanno subìto un danno medio di 10 mila euro a testa.

Il mercato ittico è stato sommerso nella zona della darsene dei pescherecci e del vecchio squero damezzo metro d’acqua di mare.

I “Giardini al mare” sul retro degli stabilimenti balneari sono stati “impaludati”.

Nell’ultimo tratto della Vena Mazzarini, l’ex delfinario, vasca recentemente rimessa a nuovo, la pressione del mare ha rovinato l’assito in legno. Al punto che è stato necessario transennare l’area. Solo qui si ipotizza un danno di 50-60 mila euro.

Nelle case e nei ristoranti nella zona di via Marino Moretti, Anita Garibaldi e via Magrini sono stati contabilizzati danni per almeno 150 mila euro.

Va dato merito a volontari e tecnici della Protezione civile di essere riusciti ad alleggerire in tempi record i guasti provocati dalla rovinosa ed improvvisa tempesta marina scatenatasi attorno alle 23.15 di lunedì: alle 3 il centro storico era stato “asciugato” quasi per intero e un’ora dopo la situazione era tornata sotto controllo anche al mercato ittico; alle 8 si sono invece fatti i principali interventi sulla fascia costiera. Hera ha attivato un servizio di automezzi per sgomberare quanto era diventato inservibile dopo essere entrato in contatto con l’acqua.

 

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