Frana: i soldi ci sono subito, i lavori forse no

Rimini

CESENA. La buona notizia è che i soldi (almeno in buona parte) adesso ci sono. La brutta è che potrebbero non servire perché invece i lavori all’orizzonte non ci sono. «Così - dicono amaramente i residenti - quando i soldi si potranno usare forse non ce ne sarà più bisogno».

«Perché le nostre case, la strada Provinciale e l’insediamento produttivo sottostante saranno già state mangiate dalla frana durante l’inverno».

Per la frana di Montevecchio (Quartiere Valle Savio) la buona notizia è lo stanziamento di 300 mila euro. Il Settore tecnico di bacino li ha destinati a questa parte del Cesenate che lo scorso inverno ha rischiato di crollare portando con sé una dozzina di famiglie.

I fondi sono stati messi a punto dall’Agenzia regionale di Protezione civile. Un piano destinato ale conseguenze del maltempo dell’inverbno 2013-2014 in Regione. A questa somma, resa disponibile dal Governo lo scorso luglio, si aggiungono 7 milioni già destinati dalla Regione ad interventi di somma urgenza. Appena sono state assegnate le risorse statali, sono state date anche le priorità. La maggior parte dei fondi sarà utilizzata per 88 opere: 7 interventi di somma urgenza per 450 mila euro e 77 lavori di ripristino per oltre 8 milioni. Poi 432 mila euro sono andati alle spese per l’assistenza alla popolazione sfollata.

L’allarme per Montevecchio era stato lanciato anche questa estate. Di qui iniziano le brutte notizie. Il cesenate è stato ricco di piogge, sempre. Nessuna stagione secca nel 2014. Così la frana, col meteo invernale, tornerà a viaggiare forte. Si sperava in un intervento autunnale. Ma per la valel del Borello non è stata prevista la “somma urgenza” d’intervento. Risultato: servirà fare un bando, che dopo 90 giorni decreterà il vincitore. Solo poi ci sarà la possibilità di cantierare. «Ma a dicembre (quando tutto sarebbe pronto per i lavori) i lavori non potranno partire per il meteo. Quindi tutto rinviato a primavera 2015. Il nostro timore - dicono i residenti - è che per l’epoca quei fondi tanto desiderati possano non servire. Perché intanto la frana potrebbe aver spazzato via tutto». Incontri tematici sono previsti a giorni. La speranza dei residenti è di essere in tempo per cambiare le carte in tavola: cosa che eviterebbe i 90 giorni per l’appalto e l’ansia di un nuovo inverno fangoso.

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