Università, solo Cesena perde iscritti

Rimini

CESENA. L'Alma Mater di Bologna è pronta ad anticipare i test d’ingresso ai suoi corsi di laurea ad aprile, così come da quest’anno sarà fatto in tutta Italia per i corsi a numero programmato a livello nazionale (come Medicina).

Ancora manca il via libera da parte degli organi accademici, ma al momento è un pò più di un’ipotesi. E’' una proposta a cui hanno lavorato negli ultimi due mesi i prorettori Gianluca Fiorentini e Roberto Nicoletti, su cui c’è anche l’accordo di tutte le Scuole.

Già la prossima primavera, dunque, l’Alma Mater potrebbe mettere in piedi una prima sessione di test d’ingresso per i corsi a numero programmato a livello locale, in particolare per l’area tecnologica sarà fatto per allinearsi con alcuni degli Atenei più prestigiosi (anche a livello internazionale, ndr) e con i Politecnici. Intanto, l’Alma Mater conferma i suoi buoni risultati in termini di nuove iscrizioni. Le immatricolazioni per l’anno accademico 2013-2014 sono in totale 22.187, il 3,8% in più' rispetto all’anno scorso. Le lauree triennali segnano un +3,6% (465 studenti) mentre le magistrali salgono del 7,1% (427 studenti); le lauree a ciclo unico invece sono in calo di oltre il 3% (78 studenti in meno). Le nuove matricole nella sola sede di Bologna sono 810 in più rispetto all’anno scorso (+5,3), mentre a Forlì l’incremento è del 3,2% (61 studenti). Stabili le iscrizioni a Ravenna (+0,8%) e Rimini. Unica flessione a Cesena (-4,5% ovvero 65 studenti in meno). Per quanto riguarda le singole scuole, il vero boom è ad Agraria e Medicina veterinaria (+33,7%), che registra soprattutto nuovi aspiranti agronomi. Lettere e Beni culturali segna più 9,1%, seguita da Economia, management e statistica (+7,8% grazie in particolare ai corsi di statistica), Sciente politiche (+7,5%), Medicina (+6,2%), Lingue straniere (+5,7%), Psicologia e Scienze della formazione (+4,5%). Stabili Giurisprudenza (+2,1%) e Farmacia (-0,6%), in deciso calo Ingegneria e architettura (-10%) anche per effetto dei numeri chiusi in diversi corsi. Ingegneria è la scuola che perde il maggior numero di studenti dopo il primo anno. Dall’anno prossimo dovrebbero essere previsti test d’ingresso ad Agraria e Scienze della formazione, proprio per governare il boom di iscritti. Ma saranno comunque numeri superiori al totale degli studenti immatricolati quest’anno.

Ma c’è' un’altra novità: l’Alma Mater ha ottenuto dal ministero la revisione dei requisiti minimi per mantenere attivi i corsi. Di fatto, riducendo da quattro a tre il numero medio di docenti per anno che ogni corso deve garantire, ha risparmiato circa 400 docenti su 200 corsi. Questo permette all’Ateneo di non chiudere una quarantina di corsi di laurea che erano a rischio, perché a causa del blocco del turnover al 30% nel giro di un triennio sarebbero mancati i docenti. Quindi da un lato sono stati salvati i corsi a rischio e dall’altro si consente ad alcune Scuole di fissare più in alto l’asticella dei numeri programmati (come a Ingegneria).

Davide Buratti

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