Lupi all'assalto: sbranati 3 ovini

Rimini

RONCOFREDDO. Sbranata una pecora e due agnelli: c’è allarme in collina. E’ in corso un’indagine per averne la certezza, ma si grida già al lupo. Una presenza minacciosa dalla quale il territorio di Roncofreddo fino ad oggi si riteneva indenne. Nelle frazioni più a monte di Sogliano è purtroppo invece accaduto più volte, specialmente l’anno scorso, che i lupi si accanissero con violenza sulle pecore di alcuni allevamenti all’aperto.

Nel caso di Ardiano, a subire il danno è stato un agricoltore, che ha correttamente allertato il servizio veterinario dell’Ausl. E’ questo ente che ora sta facendo accertamenti per capire se, come sembra, i killer sono effettivamente dei lupi, oppure cani inselvatichiti. Comunque, per chi è stato colpito, fa poca differenza.

L’aspetto più inquietante è che l’attacco notturno è avvenuto in un luogo che si poteva ritenere più che sicuro. Era la notte tra domenica e lunedì, e a subire il danno è stato un agricoltore che ha pochi animali, tra cui appunto la pecora e i due agnellini uccisi ed una cavallina. La sua proprietà si trova vicino alla via principale della frazione, a due passi dalla borgata storica. Va aggiunto che la proprietà è completamente recintata. I predatori sono però riusciti ad entrare passando sotto la rete, al confine con un boschetto fitto di vegetazione, in un punto dove la recinzione presenta una falla.

Lunedì, non trovando più i tre ovini, l’agricoltore si è messo alla ricerca e ha notato prima le tracce degli invasori, e poi, in un punto scosceso, a nemmeno 200 metri dall’abitazione e dal recinto, i resti dei suoi poveri tre animali.

Cinghiali e caprioli sono di casa ad Ardiano, ma lupi o altri grossi predatori no. Il timore è che la scarsità di selvaggina abbia spinto un branco ad andare alla ricerca di altre prede. L’episodio getta una luce sinistra sulla tranquillità di questa località, che annovera, tra l’altro, due attività eccellenti di ristorazione ed è quindi frequentata da clienti anche fino a notte tarda.

L’altro ieri un veterinario dell’Ausl ha proceduto a tutti i sopralluoghi del caso, raccogliendo resti ed esaminando tracce per approfondire con cura la natura dei predatori. Ha detto che al novanta per cento si tratta di lupi, riservandosi un piccolo margine di possibilità che possano essere cani inselvatichiti. L’agricoltore poi ha seguito tutta la procedura per lo smaltimento dei resti, recandosi ieri mattina presso la polizia municipale di Roncofreddo.

Ora c’è paura nella frazione. «Qualche mese fa - racconta un residente - è stato trovato un capriolo a pezzi, e forse si tratta degli stessi autori». Un’altra persona del posto aggiunge: «Alcuni cacciatori mi hanno riferito di avere avvistato un branco di ben 7 lupi e hanno detto che le tracce rinvenute anche nei giorni scorsi non lasciano dubbi». Un terzo residente non nasconde di essere molto preoccupato: «Da ora in poi non sarà più possibile stare tranquilli».

 

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