Occupazione: continua il profondo rosso

Rimini

CESENA. Occupazione: ancora brutte notizie. In provincia. Gli addetti sono in calo del 2,6% (2,1%) e i dipendenti del 3,3% (-2,8% a livello regionale). Il dato è relativo al 30 giugno ed è stato elaborato dall’ufficio Studi della Camera di Commercio.

Alcuni dati in sintesi: alla stabilità delle “public utilities”, cioè energia elettrica, gas, acqua, gestione rifiuti e reti fognarie (-0,8%), si contrappone l’andamento negativo di tutti gli altri grandi settori, vale a dire l’industria (-2,6%), i servizi (-2,2%), l’agricoltura (-3%) e soprattutto le costruzioni (-4,7%).

All’interno del settore industriale, i cali più marcati si registrano nel legno-mobili (-6,6%), nella lavorazione dei minerali non metalliferi (-5,5%), nel tessile-abbigliamento-calzature (-3,8%), nella fabbricazione dei mezzi di trasporto (-3,2%) e nella gomma-plastica (-2,9%).

L’industria metalmeccanica, che occupa il 35% degli addetti di tutto il settore e si articola in diversi comparti (metallurgia, prodotti in metallo, macchine e apparecchiature elettriche e elettroniche, fabbricazione, installazione e riparazione di macchinari e attrezzature), mostra nel suo insieme una contrazione del 2,4%, ma con andamenti differenziati al suo interno, tra i quali si segnalano una riduzione marcata nell’elettronica (-3,4%) e stabilità nell’installazione e riparazione di macchinari (-0,7%).

Gli altri settori industriali – tra cui emerge nettamente l’industria alimentare - sono improntati alla stabilità.

Nei servizi, mostrano variazioni positive l’istruzione (+3,7%), i servizi all’impresa e alla persona (+2,4%), l’informatica e le telecomunicazioni (+2,1%) e la sanità e assistenza sociale (+1%).

A differenza di quanto accadeva fino allo scorso anno, la ristorazione segna il passo perdendo, negli ultimi 12 mesi, il 5,7% dei relativi addetti. Oltre a questa e ai servizi di alloggio (-6,6%), registrano un segno negativo anche le attività ricreative, culturali e altri servizi alla persona (-5,1%), i trasporti (-4,7%), il commercio (-1,6%) e i servizi finanziari (-1,1%).

Turismo, ristorazione e i servizi connessi (in particolare le attività ricreative e culturali) sono stati interessati dalla generale riduzione dei consumi.

Esaminando inoltre il quinquennio giugno 2008-giugno 2013, che consente di valutare gli effetti complessivi della lunga crisi che l’economia provinciale sta vivendo, emerge la forte riduzione dell’occupazione industriale (-10%) e delle costruzioni (-13%), mentre l’agricoltura ha perso il 3,3% dei propri addetti. Sono invece aumentati dell’1,3% i servizi (risultato derivante, in gran parte, dal positivo andamento del comparto “ristorazione”), mentre le Public Utilities presentano un incremento del 4,3%.

Nel periodo (2008-2013), l’occupazione in provincia di Forlì-Cesena si è ridotta del 4% (-3,8% in all'Emilia Romagna).

Davide Buratti

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