Quattro esplosioni,centrale elettrica ko e blackout a Ponente

Rimini

CESENATICO. Un’ora e mezzo di “vuoto” elettrico in una fetta di Ponente particolarmente delicata sotto al profilo dell’erogazione di corrente. Qui insistono, infatti, i capannoni di tante aziende ittiche i cui maxi frigo contengono merce che non può andare sopra temperatura: pena l’inutilizzabilità di vendita. Quattro esplosioni sentite da tutta la zona circostante, hanno caratterizzato il primo pomeriggio di ieri nell’area a ridosso dell’ex pizzeria Nevio (bruciata in un rogo) in via Magrini. I residenti all’ultima delle quattro esplosioni hanno visto levarsi anche una densa cortina di fumo da una torretta elettrica vecchio tipo: una cabina in cemento di tanti anni fa che, pur essendo “pubblica”, si trova nella pertinenza dei magazzini dell’ex Adler. Dentro viaggia corrente a 15.000 volt. Subito è stato chiamato il 115 e coi vigili del fuoco sul posto sono arrivati polizia municipale e polizia di stato. Il timore era quello dello scoppiare di un incendio devastante. Tutta la zona (alle 14) era senza corrente. In realtà si è trattato di un maxi corto circuito che non è sfociato in fiamme. Per il quaele è stato necessario controllare anche altre cabine della zona che, al pari di quella che ha fatto tilt, si erano sovraccaricate. Se le esplosioni hanno creato un certo scompiglio tra i residenti, l’aver verificato l’entità dell’accaduto ha invece innescato una corsa contro il tempo. La corrente doveva tornare al più presto possibile perché in quella fetta di darsena centinaia di migliaia di euro di pesce stivato potevano andare “in fumo” se i frigo si fossero riscaldati. Dopo circa un’ora e mezza, poco dopo le 15.30 dunque, l’allarme è rientrato e la corrente è stata fatta tornare dai tecnici Enel. Servirà capire nel dettaglio l’accaduto e provvedere a rinforzi di linea per non incorrere in futuri rischi.

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