L'annuncio: «Bilancio dopo il voto»

Rimini

CESENA. Quanto il Corriere aveva anticipato da giorni ora ha tutti i crismi dell’ufficialità. Con una missiva il sindaco Paolo Lucchi ed il suo vice (con delega al Bilancio) Carlo Battistini hanno ufficializzato come non sarà possibile per il Comune dar corpo ai propri conti nelle prossime settimane. Se ne riparlerà soltanto dopo le elezioni. Il quadro finora dipinto dal Governo Letta non da certezze e non si possono fare previsioni su quella che sarà la contabilità amministrativa del 2014.

Nel novembre scorso il Comune di Cesena scrisse direttamente al Presidente del Consiglio Enrico Letta per chiedere certezze sulle norme. «Da allora purtroppo nulla è cambiato - spiegano Lucchi e Battistini - Infatti, la situazione di grave incertezza che pesava sulla finanza locale, persiste ancora oggi.

Nonostante l’approvazione, il 27 dicembre scorso, della Legge di Stabilità, con il varo della nuova Iuc (Imposta Unica Comunale) in sostituzione della già vecchia Trise, a causa delle già annunciate modifiche su aliquote e detrazioni della nuova imposta i Comuni non sono in grado di avere certezze sui tempi di predisposizione dei propri bilanci.

Questa situazione impedisce di conoscere troppi elementi decisivi per poter istituire i nuovi regolamenti comunali sulla nuova Iuc, composta da Tari (sui rifiuti), Tasi (sui servizi indivisibili) e Imu (sugli immobili): un sistema di imposte che sostituisce Tares e Imu, creando una prospettiva di difficile comprensione per ogni cittadino e di quasi impossibile regolamentazione (ad oggi) per i Comuni».

Spesso le novità contabili le si apprende prima dai giornali che dal Governo: «C’è il fortissimo rischio che il nuovo quadro di risorse combinato all’ennesimo taglio dei trasferimenti, comporti minori risorse. E’ già ormai chiaro che quasi sicuramente il bilancio preventivo 2014 non si potrà approvare entro marzo. E’ un problema che ci metterà nelle condizioni di dover rallentare progetti importanti. Questo malgrado si sia sempre rispettato il Patto di stabilità: l’indebitamento è stato dimezzato (dai 52 milioni del 2008 si è passati ai circa 25,4 di fine 2013); con lo sblocco dei pagamenti nel 2013 sono stati pagati 25,4 milioni alle imprese per gli investimenti realizzati; siamo riusciti a mantenere ferma l’addizionale Irpef e l’Imu sulla prima casa.

Abbiamo mantenuto solido un sistema integrato di servizi sociali che oggi sa ancora rispondere alle richieste di sostegno di 4.378 famiglie. Ma anche noi, come tutti gli altri Comuni italiani, saremo costretti ad un esercizio provvisorio che causerà problemi. Di questo, pur non avendone colpa, ci scusiamo. Avremmo voluto essere nelle condizioni di poter già approvare il preventivo 2014 ma non potremo farlo oggi, né nelle prossime settimane e temiamo che questa situazione si protrarrà almeno sino a marzo. Stante la data delle elezioni amministrative (25 maggio 2014) poiché da aprile il Consiglio Comunale non potrà più deliberare, il rischio è di non avere un bilancio approvato a Cesena sino a giugno. Non era mai accaduto nel passato recente. Vorremmo non accada più».

 

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