L'allevamento degli alpaca

Rimini

RANCHIO. Questa volta il titolo del famoso racconto di De Amicis si ribalta, e diventa un “dalle Ande agli Appennini”. Sulle colline locali sono infatti arrivati una quarantina di alpaca, animali dalla lana pregiata (la “lana degli dei” per gli Incas), “cugini” dei lama e tipici della grande catena montuosa del Sudamerica.

Hanno trovato casa da poco più di un anno alla “collina degli alpaca”, un ampio spazio che sovrasta il borgo di Campiano, a qualche chilometro da Ranchio, dove ormai sono rimaste solo 2-3 famiglie di residenti. A Campiano c’è anche l’azienda agricola dei fratelli Silvano e Primo Testi, con l’allevamento di alpaca di Primo Testi, che vive a Bertinoro ma appena può torna al borgo natio e ai suoi alpaca. «Tempo fa abbiamo visto su Linea Verde – spiega Primo Testi mentre accarezza alcuni esemplari – questi animali e alcuni allevamenti in Italia. Ci siamo informati, abbiamo girato, e poi alla fine abbiamo deciso di acquistarli».

Un anno fa l’allevamento ha proceduto alla prima tosatura, con chili di ottima lana inviata ai famosi lanifici di Biella. «Anche senza tanta pubblicità – continua Testi – è un animale richiesto, è molto rustico, si adatta bene sui terreni come i nostri». Oltre alla produzione di pregiatissima lana (sono 22 i suoi diversi colori naturali) gli alpaca sono utilizzati per la “pet therapy”, essendo tra l’altro docilissimi, di dimensioni poco più piccole di quelle di un cammello (appartengono alla stessa famiglia dei camelidi).

Occorre solo stare attenti a qualche improvviso “sputo” e rigurgito in caso di eccessivo e goloso immagazzinamento di mangime, accompagnato da una fetidissima “zaffata” d’aria.

Oltre a lana e pet therapy l’alpaca è indicatissimo per le zone appenniniche sempre più abbandonate dall’agricoltura anche perché non richiede cure particolari. Testi se ne è appassionato e già arrivano anche richieste dalle scuole per visite e giornate in compagnia dell’alpaca. Oltre alla conoscenza di questo curioso e docile animale i ragazzi con le loro visite potrebbero vedere, in piccolo, tutta la “filiera” della lana, dalla lana appena tosata al maglione finale.

Saranno al massimo una decina in tutta Italia gli allevamenti di alpaca di questa dimensione e da qualche tempo è stata costituita la Società Italiana Alpaca per la valorizzazione di questo animale docile e produttivo.

 

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