Il Comune spinge per le forze dell'ordine

Rimini

CESENA. Il Comune di Cesena è disposto ad anticipare le spese per i lavori necessari ad adeguare la struttura del Caps in modo che possa accogliere anche il Commissariato. La proposta è contenuta nella lettera inviata ieri mattina dal sindaco Paolo Lucchi al viceministro Filippo Bubbico, che era già stato interessato del problema delle sedi delle Forze dell’ordine di Cesena dall’onorevole Enzo Lattuca.

L’idea è quella che sia il Comune a coprire in prima battuta la somma necessaria (dalle prime valutazioni, circa 450mila euro) e che il Ministero la rifonda al termine dei lavori, versando una serie di quote annue di importo pari all’affitto attualmente pagato per le palazzine di via Don Minzoni.

In questo modo, in pratica, il Ministero continuerebbe per un certo numero di anni a pagare la stessa cifra che già ora sborsa, ma alla fine si ritroverebbe con un immobile riqualificato e più funzionale, e senza bisogno di ulteriori spese.

Il Comune di Cesena, però, collega questa sua disponibilità alla richiesta di un rafforzamento del Commissariato di Cesena. E’ questo, del resto, l’obiettivo che sta più a cuore all’Amministrazione comunale, come sottolinea lo stesso sindaco nella comunicazione inviata ai capigruppo per informarli di questa iniziativa e più complessivamente dell’attuazione degli indirizzi in materia di sicurezza del territorio, approvati dal Consiglio comunale l’11 ottobre scorso. «Tutta l’operazione - scrive Lucchi - mira soprattutto ad accrescere il presidio del territorio a maggior tutela dei cittadini, anche attraverso una maggior presenza delle Forze dell’ordine e un miglior assetto organizzativo».

Nella stessa comunicazione ai capigruppo, si fa il punto sul futuro della nuova caserma dei Carabinieri.

Il 27 dicembre sono scaduti i termini del bando per la presentazione delle proposte. Due i soggetti che hanno risposto: oltre alla “Commercianti indipendenti associati di Forlì”, che fin dall’estate scorsa aveva manifestato la propria disponibilità per realizzare l’intervento all’interno del comparto Montefiore, si è fatta avanti la società Venezia Srl. Qui la proposta riguarda un’area non ancora edificata che si trova tra l’Ex Mercato Ortofrutticolo e la cosiddetta Rotonda tagadà (sul retro della Maxicart per dare un indicazione ancor più dettagliata). Qui la sede dell’Arma dovrebbe sorgere ex novo. Al pari dell’area Montefiore si tratta di un sito vicinissimo ad una delle imboccature della Secante. Quindi con massima rapidità di movimento per le gazzelle.

I due progetti dovranno essere valutati da un’apposita commissione, che sarà costituita in tempi molto brevi. L’intento dell’Amministrazione è di concludere l’istruttoria entro un paio di mesi.

«A partire dall’approvazione da parte del Consiglio comunale della delibera di indirizzo in materia di sicurezza del territorio, avvenuta l’11 ottobre scorso - prosegue la missiva dell’Amministrazione - ci siamo messi al lavoro per mettere in pratica le indicazioni in essa contenute, prima fra tutte quella di garantire alle Forze dell’ordine sedi più adeguate e collocate in posizioni più funzionali per il presidio del territorio. E se per la Polizia di Stato l’ipotesi indicata nella stessa delibera è quella di un trasferimento all’interno del complesso del Caps, per la Compagnia dei Carabinieri si è posta fin da subito la necessità di individuare una nuova soluzione.

Così - dopo aver verificato l’indisponibilità, nel patrimonio comunale, di immobili adatti a questo scopo - abbiamo pubblicato l’avviso per selezionare soggetti privati in grado di offrire all’Amministrazione un’adeguata soluzione al problema della sicurezza, attraverso la costruzione di una nuova sede per i Carabinieri.

Il 27 dicembre sono scaduti i termini. Due le proposte pervenute: una è quella avanzata dalla “Commercianti indipendenti associati di Forlì” (che fin dal giugno scorso aveva avanzato la propria disponibilità a realizzare una nuova caserma all’interno del comparto Montefiore), l’altra è stata presentata dalla “Venezia srl”.

Ora le due proposte saranno esaminate da una apposita Commissione, in corso di costituzione. Ne faranno parte tre membri, di cui uno sarà in rappresentanza dell’Arma dei Carabinieri, a cui abbiamo già chiesto di fornirci il nominativo.

L’intento è di procedere rapidamente all’istruttoria, in modo da concluderla entro febbraio.

A quel punto, se l’esito sarà favorevole, il Comune sottoscriverà col soggetto selezionato un Accordo di Programma, per stabilire i reciproci impegni, (ai sensi della L. 241/1990 e della L. R. 20/2000) nel caso di variazioni urbanistiche.

Ricordiamo che, nell’esaminare le proposte pervenute, la Commissione valuterà i benefici in termini di opere pubbliche, i benefici di riqualificazione urbanistica e il beneficio economico, e sulla base di questi criteri selezionerà l’offerta migliore. Il Comune, comunque si è riservato la possibilità di non procedere alla sottoscrizione dell’accordo con alcuno dei partecipanti nel caso che nessuna proposta risulti pienamente convincente.

Nel frattempo ci stiamo muovendo anche per cercare di creare le condizioni necessarie a consentire il trasferimento del Commissariato all’interno del Caps.

Ho inviato - dice Lucchi - una lettera al viceministro Bubbico per segnalargli la disponibilità del Comune ad anticipare (inserendole nel suo bilancio) le spese per i necessari lavori di adeguamento».

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