Il Pd s'ingrossa di notte a spese di Fi

Rimini

CESENA. Un consigliere in più al Pd, che sale a quota 15, ed uno in meno a Forza Italia, che lascia Gilberto Zoffoli in compagnia di soli altri tre esponenti del centrodestra. E’ l’aggiustamento che ha preso forma ieri, che ha modificato un po’ i rapporti di forza rispetto alle simulazioni che circolavano lunedì sera in Comune, alla fine dello spoglio.

Le regole per definire la ripartizione dei consiglieri comunali tra le varie liste sono complicate quasi quanto decifrare geroglifici. In particolare, il meccanismo dei resti e gli arrotondamenti sono davvero cervellotici.

Così, dopo avere accarezzato l’idea di entrare in consiglio comunale, la berlusconiana Alice Buonguerrieri ha dovuto lasciare il posto al rivale Davide Ceccaroni, del Pd, che potrà quindi contare su una ancor più solida maggioranza di 15 rappresentanti su 24. Nessun dubbio sulla correttezza del conteggio fatto, ma c’è chi non ha nascosto qualche malumore per l’assurdità del sistema in vigore: «Che il 60% di 24 sia 15 credo apra le porte alla teoria della relatività elettorale», ha scritto su Facebook Luca Ferrini, capolista del Pri. Il riferimento è al fatto che la ripartizione per stabilire il numero di eletti nelle file del vincitore avviene prendendo come base di calcolo un 60% “virtuale” (diverso dai voti realmente conquistati), da applicare a 24 (il numero di consiglieri). Il risultato è di 14,4 consiglieri, Visto che, nonostante l’anti-politica dilagante, non è il caso di amputare qualche malcapitato, si procede ad un arrotondamento. Che però non viene effettuato, come sarebbe logico, all’unità superiore od inferiore a seconda che il decimale sia sopra o sotto lo 0,5; l’adeguamento avviene sempre al rialzo. E allora 14,4 è diventato 15.

Ma forse è meglio lasciare questa materia agli “espertoni” e limitarsi a prendere atto di qual è la “geografia” dell’assise cesenate: Pd 15 consiglieri (Federico Bracci, Sebastiano Castellucci, Caterina Molari, Stefania Venturi, Simone Zignani, Luca Magnani, Cristina Mazzoni, Andrea Pullini, Silvia D’Altri, Enrico Rossi, Chiara Santero, Leonardo Biguzzi, Filippo Rossini, Giuseppe Zuccatelli, Davide Ceccaroni); Movimento Cinque Stelle 4 (Natascia Guiduzzi, Massimiliano Rocchi, Giovanni Babbi, Girgio Gustavo Rosso); Ncd-Udc 2 (Gilberto Zoffoli, Stefano Spinelli); Forza Italia 2 (Marco Casali, Domenico Formica); Cesena siamo noi 1 (Vittorio Valletta). La maggioranza, che è monocolore Pd, ha quindi 16 componenti (conteggiando anche il sindaco Paolo Lucchj (che ha diritto di voto al pari dei consiglieri), contro i 9 delle forze d’opposizione.

Numerosi volti nuovi: solo 7 degli eletti (Zignani, Pullini, D’Altri, Ceccaroni, Guiduzzi, Casali, Formica) sono “veterani” dell’assise; tutti gli altri sono al debutto. E c’è una pattuglia significativa di giovanissimi.

Intanto, ieri Lucchi è stato formalmente proclamato sindaco nel pomeriggio, intorno alle 16, con atto depositato in Prefettura. Il nuovo Consiglio comunale riceverà invece il sigillo dell’ufficialità questa mattina.

 

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