Cesena, per la E45 "occorrono risposte operative da parte del Governo"

Cesena

CESENA. Strade e guai. «Vi informo che la riapertura della strada dei Mandrioli è prevista per i primi giorni della prossima settimana». L’annuncio arriva dal sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini. «Dalle ultime informazioni la proprietà dell’immobile pericolante ha avviato le operazioni di demolizione, che proseguiranno anche nel fine settimana e che dovrebbero terminare entro mercoledì salvo imprevisti. Attendiamo fiduciosi la riapertura al traffico dei mezzi superiori ai 35 quintali entro quel giorno».

In E45 invece adesso è tutto fermo. Per ordine della magistratura.

«Al di là che nei giorni scorsi il cantiere non pareva attivo, Anas avrebbe terminato le prime opere di messa in sicurezza utili alla riapertura ai mezzi pesanti entro la prossima settimana. Sante la novità della decisione della Magistratura, queste operazioni dovranno essere rimandate e non ci sono tempi certi. Nel frattempo, attendiamo sempre che il Ministro Luigi Di Maio ci convochi per fornire soluzioni economiche alle aziende danneggiate».

La Uil

«Di E45 si parla molto ma non abbastanza sul piano delle prospettive».

Il segretario Uil Cesena Marcello Borghetti chiede di «Aprire gli occhi, per evitare nuove “emergenze”. La Uil Cesena ha compartecipato al lavoro corale per gestire la crisi, l’auspicio è che arrivi una risposta organica su ammortizzatori sociali e aiuti alle imprese. Questa risposta è nella esclusiva responsabilità del Governo, ed è obbligo ribadire che i cittadini valuteranno i tempi e la qualità di una risposta che si fa molto attendere. Abbiamo più volte in questi anni, manifestato la nostra contrarietà alla esclusione della E45 dal piano delle opere strategiche nazionali. Auspicando un ripensamento “politico” sul ruolo della E45, è al momento insostenibile pensare di condannare il corridoio viario della E45, ad una manutenzione infinita, considerando quasi “normale” viaggiare a senso unico alternato. Le uscite di San Vittore e San Carlo, che servono importanti zone produttive del cesenate, sono chiuse da mesi, con pochissimi operai a svolgere i discontinui lavori. Se queste sono le premesse è lecito che anche i candidati Sindaci dei vari Comuni serviti, si preoccupino di chiedere pubblicamente ad Anas, se sia normale spostare il fine lavori e quindi i disagi. Serve un cambio di passo, perché sviluppo, occupazione, redditi e stato sociale, hanno bisogno di fatti concreti».

Il governo

Per il momento il Governo non sembra sensibile a questi richiami allarmati. «Non c’era bisogno dell’ennesima lettera dei sindaci di Bagno di Romagna e Cesena perché io mi interessassi della nuova interruzione dei lavori al viadotto del Puleto nell’E45 - spiega il sottosegretario forlivese Jacopo Morrone - Subito, infatti, mi sono messo in contatto con Anas e ho successivamente interpellato la Procura di Arezzo. Sarà certamente mia cura tenere monitorata la situazione. Mi preme tuttavia evidenziare che, ovviamente, il Governo non ha alcuna responsabilità su questo nuovo stop delle attività».

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