Frazione nel dimenticatoio nel Cesenate, a Case Venzi mancano i servizi minimi

Cesena

CESENA. La via che porta verso Casalbono comincia a salire poco dopo aver lasciato Borello. Progressivamente, sul bordo della carreggiata le auto parcheggiate vengono sostituite dai mezzi agricoli e i tornanti diventano sempre più frequenti e stretti. Bisogna percorrerne una ventina prima di raggiungere la località di Case Venzi e mentre aumenta la distanza fra un’abitazione e l’altra le condizioni della strada peggiorano di pari passo.

Appello agli aspiranti sindaci

Quello della viabilità è solo uno dei temi che ha spinto i cittadini del piccolo agglomerato collinare a scrivere una lettera aperta ai candidati sindaci che si sfideranno il 26 maggio per prendere il posto di Paolo Lucchi. Un appello affinché il prossimo primo cittadino prenda a cuore quelle che sono le loro necessità. «Quello che chiediamo è che la prossima amministrazione si faccia carico di un progetto concreto per risolvere i problemi di cui non si sono occupate quelle precedenti - spiega Matteo Monanni, uno dei promotori dell’iniziativa di sensibilizzazione - Sono istanze che presentiamo da tempo, ma finora non abbiamo ricevuto risposte».

Senza gas né acqua

Servizi essenziali da queste parti sono una chimera: «La distribuzione del gas si ferma a valle, a Borgo delle Rose. La rete idrica si interrompe a metà della frazione e chi vive negli ultimi quattro chilometri di strada deve arrangiarsi con i pozzi. Un disagio che si protrae da anni e che ormai è diventato insostenibile». Alcuni hanno supplito all’assenza del metano facendo installare, a spese proprie, le cisterne del propano in giardino. Per tutti gli altri l’unica soluzione è invece quella di collegare ai fornelli le vecchie bombole e di utilizzare stufe e camini per riscaldare le case.

«Più trascurati di tutti»

Si tratta di difficoltà comuni a diversi piccoli abitati della zona collinare, legate alla conformazione del territorio, che rende problematica la realizzazione di alcune opere pubbliche, ma gli abitanti di quest’ultimo angolo di Cesena, incastrato fra Meldola e Mercato Saraceno, si sentono particolarmente trascurati.

«Luzzena e Formignano, i paesi qui vicino, hanno una situazione nettamente migliore rispetto alla nostra - continua Monanni - Tutte le frazioni devono avere gli stessi diritti. Ci domandiamo semplicemente perché non ci sia stata la stessa attenzione per noi. Non chiediamo il lusso della fibra ottica o dell’Adsl. Chiediamo quelli che sono servizi essenziali: acqua, gas e strade. Paghiamo le tasse come chi vive in città, ma i servizi che abbiamo ricevuto dall’amministrazione sono nettamente diversi».

Cimiterino senza più tombe

Un altro problema fortemente sentito è quello del piccolo cimitero rurale. «Gli ultimi lavori risalgono a circa 25 anni fa. Attualmente rimane soltanto un loculo a disposizione e quando abbiamo richiesto lavori di ampliamento ci è stato risposto che avremmo dovuto portare i nostri defunti nel nuovo cimitero urbano a Tipano. Una soluzione inaccettabile per chi è vissuto qui per tutta la vita. Abbiamo proposto anche di acquistare anticipatamente i 40 loculi che sarebbero necessari per contribuire alle spese, ma niente da fare».

Problemi da risolvere

«Vogliamo che il futuro sindaco di Cesena risolva una volta per tutte i nostri problemi». Così si conclude l’appello degli abitanti di Casalbono. L’agenda del prossimo inquilino di Palazzo Albornoz ha già un appuntamento segnato.

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