Dieci a processo per il finto funerale durante matrimonio gay a Cesena

Cesena

CESENA. Dieci rinviati a giudizio per il prossimo 11 settembre ed una richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. Ieri davanti al gup Giorgio Di Giorgio (pm Filippo Santangelo) è arrivato il caso del funerale organizzato da Forza Nuova durante la seconda unione civile della storia di Cesena, avvenuta domenica 5 febbraio 2017. Mentre i cesenati Matteo Capacci, 24 anni, e Marco Zaccaria 30 anni, salivano in Comune per unire ufficialmente le proprie strade di vita, in giro per il centro Forza Nuova metteva in atto una manifestazione che ora sarà processata.

È la seconda volta nel giro di pochi giorni (dopo i manifesti omofobi per i quali è sotto processo il responsabile romagnolo di Forza Nuova) che scatta un processo in un contesto simile, ovvero per l’articolo 3 comma 1 lettera A della legge 654/75: la cosiddetta “legge Mancino”. In questo caso gli imputati dovranno rispondere davanti al giudice per avere, nei momenti antecedenti l’unione civile tra i due cesenati, divulgato messaggi denigratori e discriminatori in loro danno sia mediante l’affissione su una bara di legno di alcuni manifesti funebri (“Marco e Matteo unitamente ai parenti e alla cittadinanza tutta annunciano la fine della civiltà, delle nostre tradizioni, della famiglia naturale, unico cardine della nostra società e del diritti dei bambini a crescere con una mamma ed un papà, avvenuta domenica 5 febbraio 2017 - matrimoni gay funerale d’Italia - L’Italia ha bisogno di figli non di omosessuali) sia per aver inscenato un finto corteo funebre lungo le vie di Cesena, sostando nelle adiacenze del Comune, luogo dove si sarebbe celebrato il rito.

A giudizio andranno così Mirco Ottaviani verucchiese di 32 anni e referente romagnolo di Forza Nuova (con richiesta d recidiva infra-quinquennale), Roberto Lo Giudice, sammarinese di 44 anni (con recidiva), Elvis Corazza, forlivese di 37 anni, Simone Scarciello, 28 anni residente a Montescudo-Montecolombo, Desideria Raggi, 40enne faentina e responsabile ravennate di Forza Nuova, Andrea Pio Loco Detto Zanet, 48 anni di Rimini, Andrea Fabbri 36 anni riminese e Franco Galatei, 64 anni meldolese (con recidiva) tutti difesi dall’avvocato Mario Giancaspro del foro di Perugia, insieme ad Andrea Barlocco, 31 anni di Santarcangelo (recidiva infra-quinquennale) e a sua moglie e coetanea Sabrina Saccomanni (difesi dall’avvocato Alessandro Fabbri del foro di Rimini).

Molte la parti civili che si presenteranno in aula a chiedere conto e risarcimento per quei fatti. A partire dai due sposi di quella mattina con Matteo Capacci che è difeso dall’avvocato Francesca Rupalti del foro di Milano e Marco Zaccaria che è tutelato da Manuel Girola sempre del foro di Milano. Si è costituito parte civile anche l’Arcigay tramite l’avvocato riminese Christian Guidi. Così come la rete Lenfort con l’avvocato Stefano Chinotti del foro di Brescia ed il Comune di Cesena rappresentato dall’avvocato Benedetto Ghezzi.

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