A Cesena via libera al restauro dei “rastelli” che colpirono Leonardo da Vinci

Cesena

CESENA. Nell’anno del 500° anniversario della morte di Leonardo da Vinci, Cesena si prepara a recuperare una delle opere che più colpirono il genio rinascimentale durante la sua permanenza in riva al Savio.

Questa mattina la Giunta comunale ha infatti approvato lo studio di fattibilità tecnica ed economica per il restauro del percorso dei “rastelli”, del muro corridore e delle mura di ponente, che erano parte integrante del sistema difensivo della Rocca Malatestiana. Sui “rastelli”, in particolare, si focalizzò l’attenzione di Leonardo, che ne tracciò uno schizzo nel suo famoso taccuino di viaggio, oggi conservato a Parigi: sul foglio 15 v del manoscritto è tutt’ora ben riconoscibile il profilo dei tornanti, in cima ai quali spicca la porta d’accesso al castello, inserita fra le due linee verticali che indicano la presenza delle protezioni murarie laterali.

L’intervento, per una previsione di spesa di oltre 2,1 milioni di euro, mira alla salvaguardia delle vestigia, attraverso il recupero filologico, e alla loro valorizzazione. L’incarico di redigere il progetto è stato affidato all’architetto Pino Montalti che non solo è specializzato nel restauro e risanamento conservativo di edifici storici, ma è anche uno studioso di Leonardo da Vinci. Visto l’importo consistente delle opere previste, il Comune punta a finanziare l’intervento anche attraverso la partecipazione a bandi di contributo.

 Ai tempi di Leonardo erano cinque i “rastelli” (cioè cancelli) a difesa dell’accesso alla Rocca da nord, posti lungo il percorso di avvicinamento al castello, che si arrampicava lungo il colle disegnando una serie di secchi tornanti: in cima a ognuno di essi si incontrava, appunto, una cancellata. Superati questi ostacoli si arrivava a una porta munita di doppia chiusura, che immetteva all’interno della Rocca. Il muro “corridore”, invece, è il camminamento sopraelevato che, risalendo il pendio del colle dalla sottostante Torre di Piazza del Popolo, giunge fino alla Porta Maestra della Rocca.

“Oggi le strutture murarie di questi due sistemi difensivi - osservano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai lavori pubblici Maura Miserocchi - sono in gran parte nascoste dalla folta vegetazione del Parco e per questo è piuttosto difficile riconoscerle. Non solo: l’azione diffusa e incontrollata delle essenze vegetali sulla superfici murarie ha contribuito, nel corso del tempo, al processo di degrado, più evidente in alcuni punti. Lo studio di fattibilità approvato oggi è il primo passo per rimediare a questa situazione: il restauro previsto consentirà non solo di recuperare e mettere in sicurezza, ma di valorizzare adeguatamente queste opere difensive che tanto incuriosirono Leonardo da Vinci. E in concomitanza con i lavori sarà possibile anche sistemare le aree di pertinenza e almeno una parte dei sentieri del Parco della Rimembranza, contribuendo così a mettere finalmente nel dovuto risalto una delle zone più importanti e suggestive dell’intero sistema fortificato di Cesena”.

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