Tragedia a Savignano, muore un bimbo di 3 anni investito da un'auto

Rimini

SAVIGNANO MARE. E' morto per il trauma subito alla testa. Sotto gli occhi del padre che nulla ha potuto per salvagli la vita ed è finito a sua volta in ospedale. Non ferito ma sotto shock per l’accaduto. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio in un tratto di via Cagnona in passato già protagonista di incidenti con esiti drammatici. Quello quasi all’intersezione con la via Marco Palmezzano.

Erano le 18.30 circa quando c’è stato un micro tamponamento. Un incidente senza feriti che ha coinvolto anche la vettura (un’Audi A1) di proprietà di una famiglia di origine senegalese, residente a Savignano nella zona di piazza Gori.

Quasi tutti i protagonisti dell’accaduto erano scesi dalle auto per i rituali legati ai rilievi del sinistro. Era stato chiamato il 118 ma quasi più per scrupolo che per altro. Poi la situazione è precipitata.

Dai primi rilievi effettuati dai carabinieri arrivati su posto per le indagini sembra che uno dei parenti del bimbo avesse attraversato la strada per recarsi dalla parte dei campi, per motivi che nulla avevano a che vedere direttamente con l’incidente.

Il bimbo in quel momento è sceso dall’auto, ed ha cercato di raggiungere il genitore dall’altra parte della strada. Sul posto stava sopraggiungendo una Fiat Punto, che ha fatto di tutto per evitare l’impatto col corpicino del piccolo. Senza però riuscirsi e finendo poi la sua corsa fuori strada, nei campi che costeggiano la Cagnona.

L’urto ha sbalzato lontano il piccolino. E soprattutto ha coinvolto il collo e la testa del piccino. Sul posto è stato aumentato il numero di ambulanze in arrivo dal 118, che ha dirottato lì anche l’auto medicalizzata. Inutile dire che per cercare di salvare Ndiaye Khadim (avrebbe compiuto 4 anni tra una ventina di giorni) medici ed infermieri hanno tentato di tutto. Sia sul luogo dell’incidente che poi in pronto soccorso al Bufalini.

Dove però, a causa in particolar modo dei traumi patiti alla testa dal piccino, gli specialisti del trauma center si sono dovuti arrendere e dichiararne la morte.

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