Cesena, acceso duello tra Comune e Provincia per l’utilizzo delle palestre scolastiche

Cesena

CESENA. L’uso delle palestre scolastiche in orario extrascolastico ha rischiato di aprire un duello giudiziario che sarebbe stato decisamente inconsueto e imbarazzante: quello tra il Comune e la Provincia. Un pericolo scongiurato da un accordo transattivo che si è tradotto nel versamento di 130.000 euro da Palazzo Albornoz all’ente con base a Forlì.

Le radici del problema

Tutto è nato dall’utilizzo degli impianti sportivi annessi a istituti scolastici di competenza provinciale in orari diversi da quelli di lezione. Nel 2000 fu firmata una convenzione con cui le gestione di quegli spazi veniva affidata al Comune perché li concedesse a società sportive del territorio in fasce orarie extrascolatiche. Dieci anni fa, una volta scaduto quel primo accordo, la giunta comunale e quella provinciale deliberarono di rinnovarlo. E si stabilì un importo orario forfettario di 9,80 euro, da rivalutare annualmente, a titolo di rimborso per le spese di riscaldamento, acqua e gas. Il problema è che poi nella partita si cercò di fare rientrare anche la concessione di locali di proprietà del Comune dati in uso alla Provincia, e alla fine il quadro si rivelò così complesso che una convenzione complessiva non fu mai sottoscritta.

Il braccio di ferro

La scorsa primavera i nodi sono venuti al pettine. L’amministrazione provinciale ha chiesto agli uffici del Comune di Cesena di comunicare il numero di ore di utilizzo extrascolastico delle palestre delle scuole superiore negli ultimi 8 anni. A fine ottobre sono state trasmesse le informazioni richieste. Però è stato anche fatto notare che ci sono due edifici di proprietà comunale che sono stati utilizzati dalla Provincia per ospitare attività scolastiche degli istituti superiori: la scuola media “Plauto” e la palestra ex Gil. Strutture per le quali non è mai stato rimborsato alcun onere al Comune.

Conteggi differenti

È così iniziato un tira e molla, con il Comune che ha quantificato in 120.285 euro la differenza a proprio sfavore da sborsare alla Provincia per il periodo da settembre 2010 e fino al prossimo mese di giugno, mentre la Provincia partiva da una base di 147.533 euro senza neppure contare il primo semestre del 2019. Non solo. Il secondo ente ha fatto anche notare che all’importo ipotizzato andrebbero aggiunti costi che ha sostenuto per l’adeguamento dell’edificio che ospita la scuola “Plauto” e il rimborso delle utenze per le due palestre del “Cubo” dove hanno sede i licei classico e linguistico.

La transazione

Alla fine, per prevenire un antipatico contenzioso giudiziario, le due amministrazioni pubbliche locali hanno trovato un compromesso. Il Comune darà alla Provincia 130.000 euro per le pendenze relative al periodo da settembre 2010 al 31 dicembre 2018. Le varie spese per gli interventi di manutenzione e per le utenze delle palestre del “Cubo” non sono state computate. Per l’anno in corso e quelli a venire si stipuleranno invece nuove convenzioni, che terranno conto tra le altre cose dell’Imu dovuta dalla Provincia.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui