Icarus bocciato da giudici e prefetto

Rimini

CESENA. Icarus, sistema di video sorveglianza della Ztl in centro, è stato pesantemente bocciato da quando è entrato in funzione: sia dalla Prefettura che dal Giudice di Pace. La totalità de i ricorsi presentati sono stati accolti.

Oltre un miglaiio di multe (da 97 euro l’una) che non entreranno nelle casse del Comune e non contribuiranno certo ad ammortizzare i costi d’installazione dell’impianto per “blindare” dal traffico indebito il centro storico.

Bocche cucite in seno alla polizia municipale sul quantitativo di ricorsi discussi davanti al prefetto ed al giudice di pace da quando Icarus è entrato in funzione (24 marzo 2013). Nessun mistero invece parlando con gli uffici della Prefettura ed a quelli del giudice di pace, che hanno trattato la vicenda. Tanto da essere in grado di riassumere anche numericamente i ricorsi. I numeri riguardano tutte le infrazioni discusse di una certa parte di codice della strada. Quindi dalla loro nudezza vanno un po’ scremati. In sostanza, in 90% di quelli qui sotto citati, riguardano tutti ricorsi presentati contro Icarus.

Sono stati 772 quelli esaminati dalla Prefettura nel 2013. Ci sono 419 casi ancora da esaminare mentre per 342 casi è stata sancita l’archiviazione della multa per l’automobilista. Numeri ancor più altisonanti dal giudice di pace. Bel 1159 ricorsi presentati, ce ne sono 115 ancora da definire ma per ben 938 sanzionati è arrivata l’archiviazione. Per buona pace di chi, invece, ha pagato la multa senza ricorrere.

La differenza tra il ricorso al Giudice di pace e quello al Prefetto vede ora la Prefettura preferita nel trend dei ricorsi 2014. Per ricorrere al giudice di pace serve pagare 37 euro di tassa (su una multa di 80+17 di spese di notifica). Mentre il ricorso al Prefetto è gratuito ma ha come “incognita” quella che se il Prefetto respingesse la sanzione al mittente questa raddoppierebbe. Ormai tutti si rivolgono al Prefetto perchè è chiaro che Icarus proprio non è stato digerito dal sistema amministrativo e giudiziario. I motivi sono molteplici.

Anzitutto per Prefetto e Giudice il regolamento che ha messo in fuzione Icarus non ha tenuto conto nelle giusta maniera dei pass disabili. La comunicazione dell’accensione delle telecamere è avvenuta per posta semplice e questo ha creato ostacoli a chi aveva diritto al transito e doveva segnalare la propria targa come valida al passaggio. Inoltre la libertà di moviemento dovrebbe valere anche per i pass disabili da fuori comune, che invece sbattono contro le telecamere.

La quasi totalità dei ricorsi, poi, è stata vinta perché si ritiene che i cartelli che segnalano la presenza di Icarus non siano idonei ed a norma. Mancano caratteristiche di rifrangenza, dimensione adeguata del cartello stesso e soprattutto non va bene la collocazione: spesso posta in altezza nei pressi delle telecamere dei varchi e quindi ritenuta non visibile da giudice e prefetto. Anche se ancora non ci sono dati più dettagliati, il flusso di sanzioni contestate a Prefetto e Giudice di pace va avanti copioso anche nel 2014. Sarebbero circa 800 le sanzioni già sui tavoli, (soprattutto della Prefettura) pronte a trovare archiviazione.

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