Cesena, morta da una settimana, il marito la vegliava. Mistero sul decesso

Cesena

CESENA. Il marito la vegliava, senza dare l’allarme ed avvisare nessuno del fatto che fosse morta. Da almeno una settimana, forse anche di più. Ammesso che si fosse reso conto della situazione. A scoprire il cadavere della mamma e il comportamento da shock da parte del padre, è stato il figlio di una coppia residente alle Vigne: un uomo ed una donna con problematiche di etilismo ed altri problemi di salute. Problemi che rendono questa storia di “ordinario disagio” un mistero da sbrogliare per i carabinieri della Compagnia di Cesena.

È sottoposta a vincolo d’indagine da parte della procura la salma di una 55enne con problematiche di etilismo conclamate al punto da essere in passato più volte finita in pronto soccorso per disintossicarsi dall’alcol. Problemi di etilismo ne ha anche il marito coetaneo, che per almeno una settimana (se non di più dallo stato di putrefazione del cadavere) ha vegliato la compagna senza avvertire nessuno del decesso. Un uomo che stando alle cartelle cliniche, soffre quanto meno di crisi epilettiche con amnesie transitorie e che quindi potrebbe sapere come è morta la moglie così come averlo dimenticato.

Alle Vigne

A dare l’allarme è stato il figlio. Non sentiva i genitori da molto tempo e non riusciva a farli rispondere al telefono. Si è preoccupato e ieri mattina ha mosso dalla zona del forlivese dove vive. Per controllare. È arrivato al civico 36 di via Fratelli Cervi alle Vigne: nella palazzina dove vivono i genitori. Ha aperto la porta. Al disordine dell’abitazione è abituato. L'odore pungente della morte era invece un segnale di ben altro tipo, anche se nessuno nel vicinato l'aveva sentito. Il figlio ha chiuso la porta e chiamato il 118.

Shock e indagini

Sul posto ambulanza ed auto medicalizzata. Con gli specialisti del soccorso storditi da una scena agghiacciante che non si poteva prevedere di quelle dimensioni. Il corpo della donna morta era sotto ad una coperta. A letto. Molto sangue e molti insetti. Il decesso, da un primo approccio visivo, risale ad almeno una settimana.

A quel punto sono stati avvisati gli uomini del 112 che stanno indagando peri capire cosa sia successo. Come sia morta la donna, perché il marito non abbia chiamato aiuto.

Si tratta di persone che, quando preda dell’alcol, passano anche lunghi periodo di semi incoscienza. La donna potrebbe essere stata colta da malore e deceduta nel suo stesso sangue perché impossibilitata a reagire o non in grado di attivarsi per farsi aiutare. Il marito poteva essere al suo pari preda dell’alcol. O preda delle crisi epilettiche che gli provocano anche amnesie. Tali da aver passato tanti giorni senza rendersi conto dell’accaduto. O senza la percezione netta della necessità di chiamare aiuto.

Verifiche, cliniche e non solo

Ciò che muove l’inchiesta della magistratura e le investigazioni dei carabinieri, è principalmente capire che la donna non sia stata uccisa. Il marito, che quando non è preda dell’alcol è lucido e collaborante, ieri è stato interrogato ma anche fatto sottoporre a perizia psichiatrica e visite, dai militari che li hanno scortato in pronto soccorso fino al cuore del pomeriggio per le valutazioni del caso.

La salma della donna, trasferita al Bufalini, è sotto sequestro. E dovrò essere sottoposta ad autopsia. Per capire da quanto tempo fosse morta, e quali siano state le cause del decesso.

Sono gli esami che, assieme a quanto è stato dichiarato finora dal marito od a quanto potrà eventualmente in futuro ricordare o dichiarare alle forze dell’ordine, scaveranno il solco sulla necessità di attribuire la parola “omicidio” ad un fascicolo (pm Sara Posa) per ora aperto contro ignoti e genericamente sviluppato attorno alla necessità di scovare le cause del decesso di una 55enne.

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