Gambizzato a colpi di pistola in Albania, si rifugia all’ospedale Bufalini di Cesena

Lugo

CESENA. Non si fidava degli ospedali della sua città natale dove risulta ancora ufficialmente residente, Cërrik, un comune albanese nella prefettura di Elbasan. E dopo essere stato gambizzato a colpi di pistola si è fatto trasportare dai suoi parenti in Romagna, dove da tempo normalmente vive oscillando tra la zona di Cesena e quella di Lugo. Molto più sicura la sanità romagnola, in particolare quella dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. Dove, nel reparto di ortopedia, ora gli stano curando una frattura pluriframmentata all’arto, causata da un regolamento di conti avvenuto mentre si trovava in Albania.

Il ferito è un giovane di 20 anni e ufficialmente risulta residente nel villaggio di Malasen Cerrik. I fatti che lo hanno coinvolto in prima persona risalgono a lunedì scorso. Si era spostato dalla Romagna che lo ospita in pianta stabile da tempo, tornando in patia per far visita ad alcuni parenti. Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia albanese, il ragazzo si trovava in un locale il cui nome tradotto in italiano significa “La crocifissione della stella”. Era in con un amico quando i due sono stati affrontati da un terzo uomo. Ne è nata una colluttazione. Secondo le prime ricostruzioni l’albanese trapiantato in Romagna era stato scambiato per suo fratello. Chi lo ha affrontato dunque voleva "regolare" i conti con un suo parente.

Una colluttazione molto violenta, visto che il 20enne ed un altro 22enne suo amico sono stati prima feriti seriamente alla testa. Colpiti anche con il calcio di una pistola. Poi sono stati gambizzati, con pallottole sparate dalla stessa arma. Tutti e due sono stati medicati e sottoposti alle prime cure all’ospedale di Cërrik. mentre la polizia, grazie alle loro descrizioni e ad un pronto intervento sui luoghi dell’accaduto, è riuscita ad arrestare l’autore della brutale aggressione.

Il 20enne ha comunque deciso, una volta ricevute le prime cure e rassicurazioni di non essere più in pericolo di vita, di allontanarsi dalla sua città natale, che non riteneva più abbastanza sicura. Temendo ulteriori ripercussioni ed anche fidandosi di più della sanità italiana, si è fatto trasportare in auto dai parenti in fino ospedale a Cesena.

È arrivato al Bufalini mercoledì. Le sue ferite sono state segnalate dal reparto ortopedico alle autorità di polizia. Che hanno ben presto ricostruito l’identità dell’uomo e capito, tramite i colleghi in Albania, che cosa gli era successo. Il suo aggressore è in cella. Il 20enne resterà in Romagna almeno fino quando non sarà "costretto"” a tornare in Albania per testimoniare al processo, in qualità di vittima.

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