Studenti aggrediti a Cesena da bulli-ladri. Sos per casi ripetuti fuori da scuola

Le aggressioni
«Mio figlio è stato aggredito all’uscita di scuola - riferisce il genitore di uno studente che frequenta una classe seconda di uno dei licei della zona stazione - Aveva notato dei ragazzi intenti a rubare la merenda dallo zaino di un suo compagno. Il proprietario se ne era accorto, ma intimidito li aveva lasciati fare. Mio figlio, per non avere problemi, si è allontanato per andare a prendere il bus. Ma prima è stato strattonato dallo zaino. Poi, siccome non si è fermato, gli si sono parati davanti in due. A quel punto, mio figlio ha spinto e dato una manata ai due ragazzi per farsi largo e raggiungere il bus. In un attimo lo hanno però accerchiato in quattro, e uno di loro gli ha dato un pugno».
«Dammi le scarpe»
«Quando sono andato a fare denuncia ai carabinieri - prosegue il padre del malcapitato - ho scoperto che pochi minuti prima era avvenuta un’altra aggressione. In questo caso, la vittima era un ragazzo di una classe prima, a cui alcuni ragazzi, forse dello stesso gruppo, hanno estorto denaro. E hanno tentato di farsi consegnare anche le scarpe che indossava. Il ragazzo ha ceduto alla richiesta di denaro, ma si è rifiutato di consegnare le scarpe. Lo hanno salutato dicendogli che per le scarpe si sarebbero fatti vivi il giorno successivo».
Brutti episodi ripetuti
Ad allarmare il genitore non è solo l'episodio in sé, ma anche e soprattutto che molti dei ragazzini che frequentano quella zona tutti i giorni per andare a scuola ritengono normale quel clima.
«I due episodi sono avvenuti davanti a testimoni. Alcuni di loro hanno già dato la loro disponibilità a confermare l’accaduto, e non era la prima volta che succedeva. Dalle prime indagini pare che gli aggressori siano tutti minorenni e frequentino altre scuole. Oggi (ieri, ndr) sono andato a parlare a scuola, perché non mi spiego come una cosa del genere non fosse stata denunciata prima».
Bullismo o criminalità? «Il confine è sottile: non so se si possa definire bullismo, ma so che noi abbiamo fatto denuncia per aggressione e lesioni».
L’appello
Proprio la scoperta che si tratta di episodi “comuni” ha spinto il genitore a lanciare un appello: «Voglio chiedere pubblicamente che le forze dell’ordine organizzino un presidio permanente in quella zona, almeno negli orari di maggiore affluenza, e cioè all’ingresso e nei due orari di uscita».