Cervi e lupi, volontari al lavoro di notte per censirli nel Parco delle Foreste Casentinesi

I 250 punti di ascolto
I punti di ritrovo nel territorio del Comune di Bagno di Romagna, dai quali i rilevatori sono partiti per l’ascolto lo scorso fine settimana, erano a Ponte del Faggio nella zona di Strabatenza, a Pietrapazza, alla Lama, a Ridracoli. Con 250 punti di ascolto pianificati in tutto il Parco, circa 50 accompagnatori e almeno due rilevatori per ciascun punto, il totale delle persone impegnate è notevole.
Cervi e lupi
Nel corso delle due notti, con picchetti e quadrante goniometrico e foglio per le rilevazioni, si sono censiti numero, provenienza e intensità dei bramiti, i tipici “muggiti” dei cervi lanciati per farsi scegliere dalle femmine.
E si sono attese le risposte al lancio di ululati di lupo che sono stati registrati in una trentina di diverse posizioni nell’intera area del Parco.
Numero stabile di cervi
«Nel versante romagnolo – comunica Marco Mencucci, comandante del reparto carabinieri del Parco nazionale – hanno risposto 4 branchi, tutti tra Campigna e Pietrapazza. È la conferma di una presenza storica. È un’indagine utile per completare il lavoro compiuto annualmente dal Parco e che ha permesso di confermare la presenza di due branchi che ancora quest’anno non avevano dato segnali». Sul numero dei cervi ascoltati ci sarebbe una sostanziale conferma, forse con una leggera tendenza alla riduzione.
Sorprese e inconvenienti
Sempre emozionante comunque l’attesa dei bramiti e la notte tra cervi, lupi, stelle e luna. C’è chi arriva ogni anno appositamente per questo appuntamento e si reincontra con gli altri habitué, anche a rischio di qualche inconveniente o di qualche delusione. Infatti è successo che andando a piedi alla postazione assegnata qualcuno l’abbia trovata già occupata proprio da un cervo, magari non molto propenso a cedere la posizione. O magari c’è chi si è trovato proprio in una delle poche postazioni nelle quali non si sono registrati ululati di risposta, come Eleonora e Alessandro oltre Casanova dell’Alpe, ma fa niente; sono contenti lo stesso, anche per quest’anno hanno passato due/tre giorni diversi all’interno del Parco Nazionale, tra cervi, lupi e foreste patrimonio dell’umanità.