«I cercatori di funghi sporcano», scoppia la protesta

Cesena

ALFERO. Nei giorni scorsi la ricerca dei funghi ha coinvolto numerosi cercatori, tra residenti e provenienti da fuori. Se nelle zone del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi sono intervenuti anche di notte per controlli e vigilanza i carabinieri forestali, per arginare la corsa a chi arrivava primo con cesto e torce lungo i sentieri (e anche fuori dove non è consentito), altri controlli ma soprattutto educazione e rispetto vengono richiesti nelle zone attorno al Monte Comero.

Soprattutto i residenti lamentano maleducazione e a volte anche arroganza da parte di alcuni cercatori che arrivano da fuori e si comportano “da padroni” in territori che a volte sono anche di proprietà privata. In particolare la scorsa settimana i boschi avrebbero offerto una bella quantità di funghi ma avrebbero ricevuto in cambio inopportuni e sgradevoli depositi di borsine, sacchetti, bicchieri e bottiglie di plastica. «Saranno state almeno sessanta le bottiglie di plastica che abbiamo raccolto – lamenta un alferese –. Sarebbe opportuno che questi cercatori fossero un po’ più educati e rispettosi dell’ambiente e delle altre persone. E magari se qualcuno fa rilevare che non sono a casa loro rispondono in malo modo o che tanto loro fanno quello che gli pare».

Senza fare di ogni erba un fascio e sfrondando il tutto di eventuali esagerazioni, magari dettate dalla “concorrenza” che si instaura tra i vari cercatori e tra i residenti e quelli che vengono da fuori, non si può che ribadire la necessità di una frequentazione corretta e rispettosa dei boschi e dell’ambiente.

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