Barriere anti-rumore sulla E45 a Cesena, l’Anas dice sì

Cesena

CESENA. Se ne parla ormai da decenni, ma questa sembra davvero la volta buona per l’installazione delle tanto attese barriere anti-rumore per proteggere le abitazioni che sorgono lungo il tracciato della E45. Non solo si sta avviando la loro progettazione, ma c’è già anche la copertura finanziaria del costo sostanzioso che si dovrà affrontare.

La buona notizia è arrivata dall’Anas, incalzata dalle richieste di dotare di pannelli fonoassorbenti sulla superstrada. Il capo compartimento dell’Emilia Romagna, ingegner Mario Liberatore, ha appena comunicato al sindaco Paolo Lucchi che l’intervento è nei piani dell’azienda.

Proprio il primo cittadino aveva sollevato di recente, e per l’ennesima volta, la questione, tenuta costantemente in caldo dai cittadini con proteste ripetute e anche attraverso raccolte di firme.

Lucchi, nelle scorse settimane, aveva fatto presente ai vertici del Compartimento regionale dell’Anas che sarebbe logico approfittare dei lavori programmati sulla E45 per procedere anche all’installazione delle barriere anti-rumore nei tratti più vicini alle case.

Le lettere di “andata e ritorno”

Appena ha ricevuto una risposta più che incoraggiante, il sindaco ha voluto esprimere ad Anas la propria soddisfazione. Lo ha fatto con una nuova lettera, inviata questa mattina, in cui ha rinnovato anche la disponibilità del Comune di Cesena a collaborare con Anas per individuare le zone più critiche su cui intervenire. Anche con la collaborazione dei Quartieri interessati, che nel corso degli anni hanno loro malgrado fatto un “censimento” di fatto, nato dalle tante lamentele e richieste ricevute da chi non ne può più del traffico assordante di chi sfreccia spesso a poche decine di metri dalle loro residenze.

Nella sua missiva il sindaco ha ricordato che i pannelli miglioreranno la qualità di vita di migliaia di persone che vivono in sette frazioni attraversate dalla superstrada: Pievesestina, Diegaro, Settecrociari, Tipano, San Vittore, San Carlo e Borello.

Per l’esattezza, Anas aveva chiarito nella sua comunicazione che «anche le barriere anti-rumore sono oggetto di attenzione e saranno anch’esse oggetto di importante riqualificazione ed integrazione». E con concretezza ancora maggiore aveva aggiunto che «si stanno avviando i rilievi ed i progetti che, peraltro già inseriti nei prossimi piani finanziari, posseggono anche la relativa copertura finanziaria».

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