La vacanza diventa una missione nel piccolissimo villaggio di Vikawe

Rimini

CESENA

È una vacanza diversa quella che hanno scelto di vivere quest’estate alcuni ragazzi cesenati.

Enrico Amadori, Francesca Neri, 18 anni ciascuno, e Davide Grassi, 21 anni, hanno scelto la Tanzania per il loro viaggio. La destinazione una missione nel piccolissimo villaggio di Vikawe, non molto distante dalla capitale delle suore dell’ordine del Preziosissimo Sangue.

«Eravamo un gruppetto di sette persone tutte di Cesena. Con noi c’erano anche Giovanna De Rossi, Sabrina Lucchi, Lucia Babini e William Tafani. Alcuni di loro erano già stati là diverse volte e ci hanno aiutato a capire meglio condividendo con noi le loro precedenti esperienze». Punto di riferimento e luogo di incontro è stata la parrocchia di Sant’Egidio. «Ci siamo incontrati prima di partire per conoscerci e per sapere dove andavamo e organizzare il nostro stare là. Poi ciascuno si è preparato come meglio credeva. Io ad esempio ho letto un libro che mi ha aiutato a capire un po’ meglio la storia e la politica di quel paese».

La giornata tipo

Quella di Vikawe è una piccola missione: «Hanno un dispensario, un piccolo ospedale dove le donne possono partorire in sicurezza, a chi può rivolgersi chi si fa male, dove hanno i test per la malaria. Allevano mucche e coltivano i campi e hanno anche una scuola per bambini da 3 a 8 anni.

Un pullmino che parte alle 5 del mattino va a prendere i bambini per portarli in classe. È un giro impegnativo, su strade spesso dissestate e difficili da percorrere. In base alla sensibilità di ciascuno e a quello di cui c’era bisogno davamo una mano nelle varie attività. Abbiamo preparato cartelloni per i bambini della scuola, aiutato a preparare i pasti e a tenere in ordine la casa, dato una mano nei campi, un giorno ad esempio abbiamo coperto una buca lungo la strada. Stavamo per lo più a Vikawe, qualche volta abbiamo accompagnato le suore al mercato, nelle loro commissioni, una volta io Davide siamo andati in una delle scuole della capitale, una delle più prestigiose ci hanno detto, a parlare ad una classe di ragazze. È stata una bella occasione di confronto».

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