Un caso sospetto di Zika a Cesena: 45enne ricoverato al Bufalini

Cesena

CESENA. Virus tropicali. Un caso sospetto di “Zika” è ricoverato all’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena. Si tratta di un 45enne artigiano di Sant’Egidio che sta aspettando i risultati delle analisi specifiche per capire con certezza matematica da cosa sia stato colpito.

Ad aspettare è anche il dipartimento prevenzione Ausl. Che, se confermata la diagnosi, dovrebbe attivarsi ed attivare il Comune per far debellare tutte le zanzare nelle zone di residenza e di lavoro dell’uomo. Un’operazione che potrebbe anche rivelarsi molto lunga e laboriosa.

Sintomi

Due giorni fa il cesenate è finito in pronto soccorso all’ospedale Maurizio Bufalini. Con un mal di testa atroce che lo costringeva in una barella in uno stato doloroso e di assoluta impossibilità a muoversi. Anti dolorifici dei più forti non sembravano in grado di debellare il male lancinante alla testa. Una volta escluso con esami specifici che ci fosse qualche cosa di anomalo nel cervello del 45enne e visto che il male non passava, l’uomo è stato ricoverato. E il suo sangue è stato inviato per analisi in un centro specializzato di Bologna.

Ieri un primo responso: gli è stato comunicato che, in attesa di conferme definitive, l’ipotesi più attendibile era quella del virus Zika. Attendendo il responso delle analisi nel reparto l’uomo è stato posto in quarantena, per evitare che possa venire a contato con zanzare che poi, a loro volta, possano pungere altre persone dopo aver punto lui.

Zanzare da debellare

Il 45enne nell’ultimo periodo (la zika si manifesta tra i 3 ed i 13 giorni dalla puntura di zanzara “infetta”) è stato in Sicilia per motivi di lavoro. Ma, oltre a vivere in una zona di campagna di Sant’Egidio (ed in quanto tale piena di zanzare e difficile da disinfestare del tutto) è stato per una in tera giornata di lavoro all’interno di una delle più grandi aziende del cesenate. Il cui perimetro, in caso di conferma della malattia, a sua volta dovrà essere completamente disinfestato dalle zanzare.

L’infezione umana da virus Zika (Zikv) è una malattia virale trasmessa dalla puntura di zanzare infette di alcune specie appartenenti al genere Aedes. Zika, infatti, è un Flavivirus, simile al virus della febbre gialla, della Dengue (già vista a Cesena in passato), dell’encefalite giapponese e dell’encefalite del Nilo occidentale.

Pochi precedenti in Romagna

La trasmissione all’uomo del virus Zika avviene generalmente tramite la puntura della zanzara vettore. Il soggetto punto da una zanzara portatrice e nuovamente punto da una zanzara non infetta, può dunque innescare una catena in grado di dare origine a un focolaio endemico. Di qui la necessità di distruggere tutte le zanzare delle zone normalmente frequentate dal malato.

Non esistono, al momento infatti, né vaccini né terapie preventive. L'unico modo per prevenire l'infezione è evitare di essere punti dalla zanzare vettore.

In Italia il vettore potenzialmente più efficace è Aedes albopictus, meglio conosciuta come “zanzara tigre”. Casi o sospetti di Zika sono stati circoscritti in Romagna lo scorso anno a cavallo tra i mesi di agosto e settembre, nel faentino e nel riminese.

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