Gara lunga 501 km in giro per l’Appennino
I ristori in zona
Lungo il percorso numerosi i punti di ristoro previsti, dove anche gli spettatori potranno assistere ai passaggi. In Alto Savio e Alto Tevere sono già stabiliti due ristori, uno a Balze euno a Montecoronaro e già le Pro Loco, le varie associazioni, e l’albergo Bellavista a Balze sono stati coinvolti per gestire il “sostegno” ai concorrenti. Oltre 350 in tutta la Regione gli “angeli custodi”, le persone addette alla salute degli atleti tra medici e infermieri; oltre 400 gli addetti per i punti ristoro e le basi vita.
Date e percorso
La gara si svolgerà dall’1 al 9 settembre e il 31 luglio è il termine per le iscrizioni. Già una ottantina gli iscritti con alcune partecipazioni dall’estero e alcune donne, ma manca ancora l’ultima settimana. Il percorso coincide con quello dell’Alta Via dei Parchi, itinerario di trekking sul crinale appenninico tra Emilia-Romagna e Toscana che si snoda attraverso otto parchi, inaugurato nel 2012 da Reinhold Messner e “normalmente” articolato in 28 tappe. Per i “runner” dell’Avp501 sarà invece tappa unica, anche se con numerosi punti ristoro e punti “vita” nei quali trovare anche assistenza medica. La “Avp 501 Endurance Trail” si rivolge ad atleti esperti di tutto il mondo e tutte le informazioni sono scaricabili dal sito www.avp501.com. Il percorso è stato diviso in 8 settori e già nel primo, dopo la partenza da Pennabilli per l’Eremo del Faggio al Monte Carpegna si entra in Comune di Verghereto provenendo da Poggio Tre Vescovi per giungere a Balze, Eremo di Sant’Alberico, Rifugio Biancaneve al Monte Fumaiolo, Monte Fumaiolo, Montecoronaro e Poggio Bastione. Trattandosi in pratica della prima cinquantina di chilometri del percorso i concorrenti dovrebbero passare ancora abbastanza raggruppati, ma poi, col passare dei chilometri, i distacchi possono diventare anche giornate. Nel secondo settore da La Verna si torna verso il Monte Zuccherodante e il Passo dei Mandrioli, in Comune di Bagno di Romagna, per scendere a Badia Prataglia e poi dall’Eremo di Camaldoli risalire lungo il crinale a Poggio Scali, sempre in Comune di Bagno di Romagna, ai margini della Riserva integrale di Sassofratino e nel sito Unesco patrimonio dell’umanità delle foreste vetuste.