Primo master in Italia sul trauma

Rimini

CESENA. Quella che a Cesena e nell’Ausl Romagna è prassi lavorativa ormai consolidata prova a diventare anche modello formativo da poter un domani condividere.

Questo il senso con cui nasce a Cesena il primo master universitario di secondo livello in Italia dedicato alla chirurgia d’urgenza. “Acute care surgery and trauma” questo il nome del corso, che vede unire le forze l’Alma Mater Studiorum di Bologna e l’Ausl Romagna sotto l’egida di Serinar e con il patrocinio della World Society of Emergency Surgery, la società mondiale della chirurgia d’urgenza.

Il corso, che partirà a novembre (iscrizioni entro il 14 settembre), prevede un numero massimo di 8 iscritti e avrà una quota di iscrizione di 4.500 euro, è intitolato a Orazio Campione e a Giorgio Gambale. Classe 1948 Campione è morto a 55 anni mentre era direttore della chirurgia d’urgenza dell’ospedale Sant’Orsola-Malpighi, dal 1998 era professore ordinario all’Università di Bologna, «un maestro», lo ricordavano i colleghi alla sua morte, «ha fatto crescere tanti professionisti», ha ricordato ieri la dottoressa Rita Maria Melotti direttrice della scuola di specializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Università di Bologna. Giorgio Gambale (1955-2015) anestesista-rianimatore all’ospedale Maggiore di Bologna, si è occupato di traumatologia e organizzazione dei sistemi per il trauma ed è stato tra i protagonisti dell’avvio, primo in Italia dell’Elisoccorso. «Fu tra i protagonisti di Bologna Soccorso - ricorda Luca Ansaloni primario di Chirurgia generale e d’Urgenza al Bufalini - la realtà nata sulla traumatica esperienza della strage di Bologna, l’esperienza da cui poco dopo sarebbe nato il 118». Dopo Bologna gambale fu direttore dell’Anestesia e Rianimazione del Bufalini e ne ha guidato il dipartimento di emergenza.

«Per noi è un punto di vanto» ha affermato ieri mattina in conferenza stampa Pier Domenico Lonzi dell’Ausl Romagna. «Il master si inserisce in un progetto più ampio di collaborazione tra università e azienda che presto ci vedrà siglare anche un accordo con le tre fondazioni Serinar (Cesena), Flaminia (Ravenna) e Uni.Rimini». «Questo master - ha aggiunto il sindaco di Cesena Paolo Lucchi - da un lato consolida il rapporto tra la città e l’università, dall’altro conferma la capacità di lavorare in squadra dei professionisti del Bufalini».

«In passato la didattica è sempre stata pensata per settori - spiega Melotti -, questo master risponde invece all’esigenza di un approccio multidisciplinare». «Nell’ambito del trauma nessuno può lavorare da solo - spiega Ansaloni - se in ambito statunitense il trattamento integrato del trauma e del paziente chirurgico d’urgenza ha già anche un preciso percorso formativo non è così in Italia. A Cesena c’è una grande tradizione sul trauma, il cui successo è dovuto anche alla lungimiranza delle scelte fatte a livello regionale ma anche a livello locale. Quello che vogliamo fare con questo master è provare a creare anche un modello formativo da esportare». «Con il master cerchiamo di mettere a sistema - aggiunge Emiliano Gamberini Anestesista-rianimatore dell’Ausl Romagna - quello che stiamo provando a fare, credo anche con un certo successo al netto delle varie difficoltà, in corsia, ossia abbattere i muri, lavorare in equipe superando il concetto di consulenza, cosa che da un lato permette di offrire al paziente la migliore soluzione al suo problema, dall’altro consente ai professionisti stessi di migliorarsi grazie al beneficio del confronto continuo».

L’incontro tra discipline diverse nell’ambito del master non riguarderà solo le diverse branche della medicina: «Il corso - aggiunge Vanni Agnoletti direttore di Anestesia e Rianimazione del Bufalini - spazierà dagli aspetti clinici a quelli organizzativi, fondamentali nella gestione del trauma, grazie alla collaborazione con la facoltà di economia». «Ci tengo a sottolineare - conclude - la propensione tutt’altro che scontata alla didattica e alla ricerca che caratterizza Cesena, un’attitudine alla trasmissione dei saperi non solo verticale ma anche orizzontale, tra colleghi».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui