Avvisi di “presaldi”, già violati i divieti

Cesena

CESENA. Mancano ancora due settimane e mezzo all’inizio dei saldi, ma c’è già qualche esercente che scalpita e lo fa in modo poco “pulito”. Lo segnala con disappunto Confcommercio. Questa volta il problema non è solo il ricorso a vendite promozionali, che sono proibite già dallo scorso 7 giugno, cioè nel mese precedente all’avvio degli sconti con tutti i crismi. Per chi sgarra sono previste sanzioni da 516 a 3.098 euro. Ma in questo caso il nodo su cui si concentra l’attenzione di Federazione Moda Italia Cesena parte da un altro aspetto: la divulgazione dei cosiddetti “presaldi”.

Messaggi fuorilegge

Dalla Confcommercio fanno sapere che alcuni loro associati «da circa una settimana stanno ricevendo messaggini o email con svariate promozioni». Il segretario di Federazione Moda Italia Cesena, Massimo Montanari, sottolinea che questo modo di fare «rappresenta una violazione della legge sui saldi. Chi opera nel settore commercio sa benissimo che prima dei saldi non si possono pubblicizzare sconti o offerte promozionali. I “presaldi” sono vietati e la legge va rispettata. Fondamentale per Confcommercio è la salvaguardia del rispetto delle regole, che fungono anche da supporto per instaurare il rapporto di necessaria fiduciarietà con il cliente».

Montanari ricorda che «i saldi estivi in Emilia Romagna, come prevede la normativa regionale, coincidono con il primo sabato del mese di luglio, e quindi quest’anno partiranno il 7 luglio. Pertanto, non è possibile effettuare le vendite promozionali a partire dal 7 giugno, cioè 30 giorni prima dell’inizio dei saldi».

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