Divieto di prosecuzione per un residence sul lungomare

Rimini

SAN MAURO MARE. Grosso guaio a San Mauro Mare. Questa volta a finire nell'occhio del ciclone è il residence “Le Terrazze sul Mare”, sul lungomare in via Ruggero Pascoli.

Contro la struttura ricettiva giovedì scorso è stata emessa una Ordinanza di “divieto di prosecuzione dell’attività” da parte del Comune di San Mauro Pascoli. L’ordinanza comunale numero 46 del 14 giugno è stata inviata oltre alla proprietaria del residence, per conoscenza anche al comando provinciale dei vigili del fuoco, alla prefettura, all’Ausl, alla Procura della Repubblica, alla stazione dei carabinieri e alla polizia muncipale.

A determinare il drastico provvedimento è stato un verbale redatto dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Forlì Cesena mercoledì scorso. Il loro sopralluogo avrebbe rilevato una serie di inadeguatezze della struttura sia alle norme di prevenzione incendi sia di sicurezza sul lavoro, oltre che al non avvio delle procedure finalizzate alla presentazione della Scia. Tutto ciò ha portato al drastico provvedimento di divieto di prosecuzione dell’attività ricettiva, come scrive l’ordinanza comunale.

A scatenare il tutto contro la struttura gestita dal 1992 dalla società Bettina e composta da una ventina di appartamenti sarebbe la mancanza di norme di sicurezza, in quanto ci sarebbe la necessità di piani di emergenza e di piani di evacuazione accompagnati da tutta una serie di altre prescrizioni. Di fatto si tratta di un pesante colpo per la struttura ricettiva, prima di tutto per il periodo, con la stagione estiva ormai alle porte. Poi per un altro dettaglio non secondario: all’interno di essa troverebbero residenza un paio di nuclei familiari, persone che di certo non possono essere lasciate a se stesse, senza un posto dove abitare. Difficile, dunque, chiudere una struttura che oltre ai turisti ospita anche persone stabilmente del territorio. Intanto i titolari della struttura si sarebbero già attivati attraverso propri tecnici per risolvere la questione e approntare gli interventi richiesti per la messa a norma secondo quanto richiesto dai vigili del fuoco. L’altra soluzione sarebbe fare ricorso al Tar, ma i tempi si allungherebbero.

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