Il vescovo: «Famiglie gay offesa alla natura umana. Migranti, non si può non accoglierli»

Cesena

CESENA. La presentazione degli appuntamenti della Festa diocesana, tenutasi ieri mattina in vescovado, è stata anche l’occasione per porre al vescovo Douglas Regattieri alcune domande su temi attuali, quali le famiglie gay e immigrati. E il prelato ha risposto senza mezzi termini.

Le famiglie gay

«Il nostro papa Francesco nelle sue dichiarazioni non ha mai concesso delle vere aperture alle famiglie diverse da quelle che la Chiesa cattolica considera come l’unica vera famiglia, ossia quella formata da un uomo e una donna - ha detto il vescovo -. Famiglie diverse da questa sono un’offesa alla natura umana. Il papa nei suoi discorsi parla di accoglienza di tutte le persone, senza però equiparare le unioni gay alle famiglie. Per quello che riguarda le nuove famiglie, di persone divorziate, composte da genitori singoli, che sono il male frutto della legge sul divorzio, tutte queste persone affermano con amarezza come la nuova convivenza nasca però da una sconfitta del matrimonio». Su questo punto è intervenuto anche don Walter Amaducci che ha sottolineato come l’accoglienza verso le persone da parte della Chiesa ci sia sempre stata, «la novità è l’apertura a percorsi di accompagnamento alla ricezione dei sacramenti come aiuto».

I migranti

Sulla vicenda dell’accoglienza ai migranti il vescovo Regattieri ha voluto specificare come «la scelta del nuovo ministro dell’interno Salvini di rallegrarsi perché altri hanno accolto queste persone non credo che sia un onore. Si tratta di bambini, donne incinte che hanno bisogno. Certo le modalità di accoglienza vanno gestite insieme, ma non si può non accogliere queste persone».

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