Ludopatie: proposta di legge salva ippodromo

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CESENA. Ammontare delle sanzioni e questione ippodromi. Sono questi i due nodi che tenta di sciogliere il progetto di legge presentato all’Assemblea legislativa della Regione Paolo Zoffoli, consigliere Pd.

Secondo la nuova normativa regionale i singoli comuni in prima battuta sono stati chiamati ad approvare la mappatura dei luoghi sensibili. Rientrano tra questi scuole, chiese, ospedali, università, ma anche impianti sportivi. La mappatura approvata a dicembre anche a Cesena costituisce la base con cui individuare le aree di tutela: i 500 metri entro i quali le sale esistenti dovranno chiudere o trasferirsi entro la fine di questo mese, mentre chi ha macchinette e vlt dovrà dismetterle (in questo le tempistiche fanno riferimento alla durata di eventuali contratti che potranno essere portati a termine ma non essere rinnovati).

Secondo la proposta di legge presentata, nel caso di inosservanza del divieto di sospensione dell’attività, se l’esercizio ad esempio non rispetta la distanza dei 500 metri da luoghi sensibili, spiega Paolo Zoffoli, nel testo della legge «è prevista una sanzione da 5 mila a 10 mila euro». Nei casi, invece, di inosservanza del divieto di nuova installazione di apparecchi, prosegue, «si applica una sanzione pari a 10 mila euro (per ogni apparecchio) e il suo blocco tramite sigilli, e qualora la violazione venga reiterata si procede con la sospensione temporanea dell’attività, da 10 a 60 giorni».

Con l’approvazione di questo progetto di legge, spiega il consigliere, «non verrà più applicato il divieto di esercizio di attività a una distanza inferiore a 500 metri dai luoghi sensibili agli sportelli e ai picchetti degli allibratori negli ippodromi, limitatamente alle scommesse collegate alle corse che avvengono all’interno». Essendo gli ippodromi impianti sportivi a norma di legge si sarebbe potuto scommettere sulle corse che lì si svolgono solo in luoghi distanti almeno 500 metri (nei fatti di più per Cesena, considerando che l’ippodromo sorge in una zona fitta di impianti sportivi e scuole).

Proprio nel tentativo di tutelare il caso molto specifico degli ippodromi sindaco e giunta evano sollecitato l’intervento dei consiglieri regionali a cui questa proposta sembra rispondere.

Nulla cambierà invece per la vicina sala bingo: il suo destino è trasferirsi o chiudere.

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