Bloccati dopo il furto patteggiano la pena a 5 mesi e 10 giorni

Rimini

CESENA. Cinque mesi e 10 giorni di pena concordata. È il patteggiamento letto ieri a fine udienza dal giudice Marco De Leva (pm Francesco Buzzi) per una coppia di Viserba che era stata arrestata mentre aveva appena sfilato una catena d’oro ad una donna con la tecnica della crema da spalmare.

Nelle scorse settimane i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Cesenatico e della stazione di Sogliano erano all’opera in un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori. Oltre ai furti nelle case si stavano concentrando in particolar modo sui raggiri ai danni degli anziani.

I carabinieri hanno seguito una coppia che pensavano potesse colpire. Li hanno individuati nelle colline del Rubicone e non si sono fermati quando i due sono arrivati a Borello, frazione di Cesena.

La coppia non si era accorta dei militari ed era entrata in azione alle 10 del mattino. In una delle vie centrali della frazione cesenate la donna era scesa dall’autovettura condotta dal suo complice e aveva camuffato il suo aspetto indossando un vistoso cappello e un paio di occhiali da sole.

È a questo punto che ha avvicinato, con il pretesto di chiederle un’informazione stradale, una 79enne del posto.

Presa confidenza con la sua vittima, la donna le ha proposto di provare una crema per la pelle e con la scusa di spalmargliela, con un gesto fulmineo, si era impossessata della collana in oro che la signora stava indossando. La vittima non se ne è nemmeno accorta del furto. Poi, con un diversivo, la ladra si era allontanata, dirigendosi nuovamente verso l’autovettura condotta dal complice.

È a quel punto che i carabinieri si erano palesati facendo scattare le manette. Hanno trovato la refurtiva appena asportata, ma anche un altro monile in oro. La collana recuperata era stata fatta riconoscere alla vittima in sede di presentazione della denuncia.

Alfonso Burotti, 65 anni, originario di Nocera Inferiore in provincia di Salerno, e Patrizia Berti, 61 anni, originaria della provincia di Pisa, sono residenti a Rimini. Lui è un giostraio viserbese e lei è la sua convivente.

I due erano stati trattenuti nelle camere di sicurezza del comando dei carabinieri di Cesenatico. Poi rimessi in libertà in attesa del giudizio direttissimo di ieri mattina. Dove il loro avvocato difensore (Marco Ferri del foro di Rimini) ha concordato con la Procura la pena patteggiata (e sospesa) a 5 mesi e 10 giorni.

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