Opa Carisp a quota 66%: trasloco in Cariparma per 3.300 dei vecchi soci

Rimini

CESENA. Alla fine, sono stati tre su quattro i vecchi azionisti della Cassa di Risparmio di Cesena che hanno aderito all’offerta pubblica d’acquisto lanciata da Crédit Agricole Cariparma, che prelude all’incorporazione. Per la precisione, sono stati 10.038 ad accettare le cessione delle azioni al prezzo di 0,50 euro l’una, a cui si aggiungerà nel 2021 una quota variabile tra 0,33 e 0,85 euro.

Guardando l’altra faccia della medaglia, significa che quasi 3.300 risparmiatori diventeranno invece soci di Cariparma attraverso il meccanismo del concambio, che prevede che riceveranno un’azione della banca franco-emiliana in cambio di circa 14 di quelle dell’istituto di credito cesenate che avevano per le mani.

È il quadro che emerge dai dati conclusivi, anche se non ancora ufficiali, relativi alla Opa che si è chiusa il 1° giugno, dopo la finestra supplementare di 5 giorni che era stata concessa.

Se si prende in esame il numero di azioni che sono state cedute (accompagnate dalla rinuncia ai warrant ad esse collegate), risulta che sono state il 66,1% di quelle in ballo. Una percentuale analoga a quella che si è registrata alla Carim di Rimini (66,3%) e molto inferiore a quanto è avvenuto a San Miniato con Carismi (81,6%).

«L’esito dell’Opa - commenta il direttore generale della Carisp Cesena, Massimo Tripuzzi - rappresenta un punto fondamentale per noi. L’adesione massiccia da parte degli azionisti ci dà fiducia per continuare il percorso di sviluppo della banca già iniziato in gennaio. L’ingresso nel Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia si traduce in maggiori opportunità e servizi per tutti i nostri clienti e maggiore sicurezza per i risparmi grazie alla solidità del Gruppo Crèdit Agricole».

Il pagamento del corrispettivo up-front (i 0,50 euro per ciascuna azione), dovuto a chi ha aderito all’offerta, sarà pagato venerdì 8 giugno.

Verso un’assemblea storica

Al termine dell’operazione, contando anche le azioni che sono state acquisite al di fuori dell’Opa, Crèdit Agricole Cariparma detiene ora il 96,36% del capitale della Cassa di Risparmio di Cesena, ossia circa l’1% in più rispetto a quanto aveva già acquisito dal Fondo interbancario tutela depositi.

A fare però la differenza sarà il definitivo assorbimento della storica banca cesenate dentro il corpaccione del colosso francese. Un passo decisivo in questa direzione dovrebbe essere fatto il 19 giugno, in un’assemblea dei soci Carisp che ha l’aria di essere l’ultima tappa di un percorso che ebbe inizio nel 1841, quando 105 cesenati fondarono un ente creditizio.

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