Al vaglio le immagini delle telecamere per individuare i ladri dell’anello

Fiducia tradita
Proprio questa scelta di apertura fatta qualche tempo fa e sostenuta da allora con convinzione è l’aspetto che più ferisce in tutta la vicenda. Il valore economico dell’anello è sconosciuto e non è inserito tra i patrimoni culturali, ma a quel monile è attribuito un forte valore affettivo e simbolico, ed è proprio quell’affetto insieme alla fiducia che anima una scelta come quella di non chiudere le porte del luogo di culto che sono stati traditi.
Il dono agli operai Arrigoni
Come ricorda anche il Corriere Cesenate, il valore affettivo dell’anello è legato anche alla storia che lo vede protagonista. Il vescovo Gianfranceschi, originario di Venezia e titolare della diocesi di Cesena-Sarsina dal 1957 al 1977 lo aveva donò all’Arrigoni. Il periodo era quello degli anni ‘60 e l’azienda era alle prese con una grossa crisi, motivo per cui si cominciavano ad ipotizzare numerosi licenziamenti. Come gesto di solidarietà e di vicinanza il vescovo donò l’anello agli operai, che però non lo utilizzarono e lo restituirono.
Le indagini
Sul furto stanno indagando i Carabinieri di Cesena, a cui è stata presentata denuncia. Al momento sono al vaglio le immagini delle telecamere nella zona circostante la cattedrale.