Calano le spaccate ma resta la paura: gli esercenti chiedono più controlli

Cesena

CESENA. Amministrazione e commercianti sono tornati ad incontrarsi per proseguire il confronto sul tema della sicurezza, dopo il primo incontro del 1 febbraio. Alla riunione di ieri hanno partecipato oltre al comandante della Polizia Municipale Giovanni Colloredo anche l’ispettore del commissariato della Polizia di Stato Paolo Di Masi, il comandante dei Carabinieri di Cesena Fabio Di Benedetto, e il tenente della Guardia di Finanza Giovanni Boccia. Tra gli obiettivi dell’incontro c’era restituire un quadro complessivo dell’attività delle forze dell’ordine in centro storico.

Il nucleo di prossimità

I dati dell’attività del nucleo di prossimità, come ha ricordato Colloredo «sono già noti, li avrete letti sulla stampa nei giorni scorsi». Colloredo si è soffermato in particolare sulle ragioni che hanno portato alla nascita del nucleo: «Nel tempo si era ridotta la nostra presenza nel centro storico, perché sono aumentate le richieste della nostra presenza altrove. Non appena abbiamo avuto la possibilità di assumere abbiamo dato seguito a questo nucleo di prossimità».

L’attività antispaccate

Si divide tra attività di prevenzione e di indagine quella di Polizia e Carabinieri. «In quest’ultimo periodo - ha spiegato Di Masi - l’aumento del fenomeno delle spaccate aveva portato ad aumentare la presenza in centro storico, ma l’attività di indagine ha portato all’arresto di 7 persone di cui 4 ancora in carcere e 3 che stanno scontando misure minori. Non si tratta di bande organizzate, ma di soggetti che stazionano qua e che spesso vivono ai margini della società. Spesso infatti creano un gran danno a fronte di piccoli guadagni. Arresti che hanno determinato un calo evidente delle spaccate, a cui nei giorni scorsi si è aggiunto l’arresto dei 4 soggetti dediti ai furti nelle farmacie, oltre che, abbiamo scoperto, a negozi e spaccate».

«C’è una criminalità locale»

La scelta di presidiare di più il centro storico nel periodo di fuoco delle spaccate è stata strategia condivisa anche dai Carabinieri, che all’attivo hanno 4 arresti di autori di spaccate e furti e «parecchie denunce». «Abbiamo constatato che a Cesena c'è una criminalità locale. Nell’ultimo periodo c’è stato effettivamente un calo delle spaccate, anche grazie all’azione congiunta, che, sia chiaro, c’era anche prima, solo che a volte le indagini hanno bisogno di tempo, anche perché il centro non è il nostro solo fronte d’azione. «Il nostro lavoro è invece più trasversale - ha spiegato Boccia - la nostra è un’azione più specifica che tocca solo marginalmente il tema della pubblica sicurezza, noi entriamo in gioco soprattutto dopo che il furto è avvenuto».

L’invito a denunciare

Comune a tutte le forze dell’ordine presenti è l’appello che hanno rivolto ai commercianti: «Segnalate le situazioni sospette, chiamateci» e soprattutto l’invito è a denunciare. Vale anche per i casi di accattonaggio molesto. Tema spinoso sollevato a più riprese insieme a quello della paura: «Il fatto che non abbia subito uno spaccata nel mio negozio non significa che non abbia paura che possa succedere», ha lamentato un commerciante.

La domanda di presenza

Da parte degli esercenti emerge il bisogno di sicurezza che traducono in un’ulteriore presenza di “divise” in centro storico. «Il nucleo di prossimità ha spostato, non ha risolto il problema», dice una commerciante di piazza Amendola, che tuttavia riconosce e apprezza l’aumentata presenza in centro storico: «Chiedete a noi di essere collaborativi, ma credo che la strada da percorrere sia quella di un maggiore avvicinamento di chi indossa la divisa alla nostra realtà quotidiana».

Il problema della notte

Più dolente la questione del presidio notturno del territorio: tra le ipotesi avanzate c’è quella del comitato Centro Anch’io di ricorrere ad una vigilanza privata proposta che il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore Lorenzo Zammarchi hanno invitato a formalizzare: «Dovrete essere in grado dirci però quanti commercianti sarebbero disposti a contribuire a quanto».

Le telecamere

Non appena entreranno a regime le indagini gioveranno anche delle telecamere, strumento prezioso in fase di indagine e su cui invitano anche i commercianti ad investire. «Sono state utili nelle indagini sull’autore delle spaccate alle auto, attualmente in carcere», ha citato ad esempio Di Masi. «In zona stazione ci hanno permesso di riconoscere e denunciare le persone coinvolte in una rissa che nessuno aveva denunciato e di cui avevamo letto sui giornali. Grazie alle telecamere abbiamo ricostruito l’accaduto e rintracciato le persone coinvolte».

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