Telefoni in E45: otto chilometri di “buco”

Rimini

ALTO SAVIO. «Non deve essere molto simpatico trovarsi in panne lungo un viadotto della E45 in Alto Savio e non riuscire a mettersi in comunicazione con nessuno». Così il comandante della sottosezione della Polizia Stradale di Bagno di Romagna Antonio Russo commenta il perché dell’incontro di qualche giorno fa in Prefettura.

L’incontro in Prefettura

Erano presenti, oltre al comando provinciale della Polizia Stradale, anche i rappresentanti dei Comuni, dell’Anas, del comando dei Carabinieri, e delle compagnie di telecomunicazioni Tim, Telecom Italia e Wind-3. «Lungo la E45, nel tratto tra Bagno di Romagna e Verghereto – spiega Russo – ci sono zone d’ombra, ci sono 6-8 chilometri senza possibilità di comunicazione. Le compagnie di telecomunicazione si sono dimostrate sensibili al problema. Ognuno ha la sua rete ed hanno sostenuto di garantire la copertura, ma si sono dichiarate disponibili ad effettuare un sopralluogo, insieme a Polizia Stradale ed Anas».

Garantire la copertura

L’impegno dunque è quello di garantire la copertura di tutto il tratto di E45 onde evitare “buchi” lungo la strada ed in particolare lungo un tratto notevolmente trafficato e con numerosi viadotti. Occorre considerare che in caso di difficoltà e guasti ai veicoli la carreggiata lungo i viadotti prevede unicamente le due corsie di marcia e non vi sono piazzole. Nel corso della riunione gli amministratori comunali presenti hanno anche evidenziato i problemi esistenti sulle reti della telefonia fissa, spesso determinati dal maltempo e dalla caduta delle piante sui cavi telefonici.

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