La storia dello strambo Luigino nel film sulla Romagna di campagna

CESENATICO

giorgia canali

Luigino è un tizio strambo, dall’età indefinibile, silenzioso ed è il protagonista dell’omonimo cortometraggio di Paolo De Lucia, regista cesenaticense da qualche anno trasferitosi a Roma, che sarà presentato lunedì alle 21 al Palazzo del Turismo.

La nascita del corto

Interamente ambientato nella campagna romagnola, quella di “Luigino” è una storia nata da un’intervista mancata: «Un caro amico rimase coinvolto in una rapina in un bar di Cesenatico - racconta il regista -. L’episodio mi colpì molto. Mi ero ripromesso di intervistarlo, ma ho sempre rimandato e alla fine un tumore lo ha ucciso prima che riuscissimo a fare quella chiacchierata». Quell’episodio di cronaca è diventato l’innesco narrativo da cui poi è nato Luigino, che nel cortometraggio è interpretato da Gennaro Di Biase: «La scelta di un attore partenopeo non è stata casuale - spiega il regista - interpreta lo scemo del villaggio, ai margini della collettività, quasi straniero».

La Romagna delle campagne

Quella che emerge dal lavoro di De Lucia è la Romagna delle campagne, quella periferica. De Lucia ne racconta con efficacia le contraddizioni: un mondo dove solidarietà e solitudine a volte convivono fianco a fianco, dove la risata è spensierata e spietata in egual misura. «L’intento era quello di dare forma a quella ignoranza un po’ ruspante che spesso si traduce nell’incapacità di ascoltare. Un concetto che credo trovi perfetta sintesi nella frase “Tu quando parli con me devi stare zitto”, che spesso di sente pronunciare in certi bar romagnoli». Teatro principale della narrazione è un bar, che nel cortometraggio ha le fattezze del bar dello Sport di San Vittore, frequentato quasi esclusivamente da anziani, in cui Luigino rappresenta l’eccezione. Eccentrico e silenzioso, Luigino sembra impassibile a tutto. Non reagisce nemmeno alle bonarie prese in giro dei suoi “amici” vecchietti. A sovvertire quel piccolo mondo sarà l’arrivo di due improvvisati rapinatori.

Il cast

Nel cast, oltre a Gennaro Di Biase, figurano Piergiuseppe Bertaccini, più conosciuto come “Sgabanaza”, Mariano Arenella, Mariano Arenella, Carmine Borrino, Flavio Soldati, Nino Severi, Bruno Casalboni, Laura Sansovini, Franco Leoni, Salvatore De Lucia e Roberto Gattei. «Fondamentale è stato il contributo anche di Leonardo Monti di Cineservice che ha deciso di sostenere il corto mettendo a disposizione il materiale per le riprese. Dall’impronta romagnola anche la fotografia - aggiunge De Lucia - opera del talentuoso cesenate Luca Nervegna».

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