A lei stalking e minacce a lui l'auto in fiamme

Rimini

CESENA. Minacce di morte e stalking per lei. Naso fratturato a bastonate ed auto bruciata per il suo nuovo compagno. Ha patteggiato una condanna a un anno ed 11 mesi (pena sospesa) un noto imprenditore della zona.

Dopo 30 anni di nozze la scoperta di un amante e la separazione. Ma lui, 60 anni, di separarsi da lei proprio non ne voleva sapere.

L’amore di 30 anni per le accuse nell’aula del gip Giorgio di Giorgio si era trasformato così in 24 mesi di stalking: almeno stando alle 6 denunce sporte dalla donna e dal suo nuovo fidanzato, ed alle indagini condotte all’epoca dall’Anticrimine del Commissariato di Cesena che avevano portato l’ex marito anche agli arresti domiciliari.

Dell’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Sintucci proseguiamo nel non riportare le generalità perché, come sempre in questi casi, queste automaticamente svelerebbero chi sia stata almeno una delle vittime (la ex compagna) dello stalking di cui si è dibattuto in aula.

L’uomo, stando a quanto ricostruito di fronte al giudice per l’udienza preliminare, non si era mai rassegnato alla fine del matrimonio.

Pedinava l’ex moglie, la chiamava al telefono minacciandola di morte. Nella macchina della donna (che è tutelata dall’avvocato Antonio Baldacci) era stato inserito anche un Gps per spiarne gli spostamenti. Il culmine della vicenda è arrivato quando, pedinandola, l’aveva trovata con il nuovo fidanzato.

Ne era nata una lite sfociata in una zuffa, durante la quale la donna avrebbe ricevuto un pugno dal suo ex.

Il nuovo compagno (anche lui parte civile con l’avvocato Nico Bartolucci) sarebbe poi stato affrontato di nuovo in un altro contesto. Preso a bastonate che gli hanno provocato anche la frattura del setto nasale.

Nel fascicolo del pm Laura Brunelli era finito anche il misterioso incendio notturno dell’Audi A4 del nuovo compagno della donna.

Rogo nel quale è stata danneggiata anche un’altra Toyota in sosta. Pochi giorni dopo la donna aveva trovato sul tetto della sua vettura una bottiglia incendiaria pronta all’uso. Con inequivocabili ulteriori messaggi di minaccia.

L’udienza di ieri è stata quella durante la quale la donna era chiamata a testimoniare per relazionare sull’incubo vissuto.

L’ex compagna del sessantenne ha sostanzialmente confermato quelle che erano state le accuse lanciate durante le denunce sporte in passato. Ma ha anche aggiunto come, da allora, le relazioni tra i due si siano “rasserenate” e normalizzate. Cosa che ha aperto la strada ad una nuova richiesta di patteggiamento da parte dell’imputato. Richiesta questa volta accolta. Così la pena, per l’uomo, è stata concordata tra Procura e difesa. Ad un anno e 11 mesi, che non ne hanno pregiudicato la sospensione condizionale.

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