Armati di Whatsapp contro i malviventi

Rimini

CESENA. Anche Whatsapp può diventare un’arma efficace per difendersi da ladri e malintenzionati vari. Lo stanno dimostrando gli abitanti del quartiere Cesuola, che allarmati dai furti e dagli atti vandalici sempre più frequenti, stanno sperimentando un “gruppo di sorveglianza” che ha come perno la famosa app immancabile in ogni telefonino. L’iniziativa è nata spontaneamente e i promotori tengono a sottolineare che non ha alcun colore politico.

Il concetto di base è semplice: fare squadra, tornando semplicemente a fare quello che si faceva un tempo, ovvero sorvegliare insieme il proprio vicinato, avvertendosi reciprocamente. Ma con una novità, che è appunto l’uso di Whatsapp per comunicare, attraverso un’apposita chat di gruppo che serve a segnalare ciò che è ritenuto essere sospetto.

«Ovviamente - precisa Luca Pieri, che ha deciso di rendere noto questo progetto - qualora si stiano verificando reati, alla segnalazione sulla chat segue quella alle autorità alle quali spetta l’intervento diretto».

Questo sistema ha già dato qualche frutto. «Qualche settimana fa - rivela il cittadino residente nel quartiere Cesuola - è stato sventato un furto in via Bagnolini: una persona, alle ore 20 circa, stava cercando di intrufolarsi in un cortile ed è scappato a bordo di un’Audi scura con altri uomini a bordo, messi in fuga dalle urla di vicini e passanti che si erano resi conto della situazione sospetta».

L’esperienza avviata «si ispira sicuramente al sempre più diffuso fenomeno dei “gruppi di sorveglianza” di quartiere che si stanno diffondendo a Cesena e in altri comuni limitrofi. Questo fenomeno risulta molto più strutturato e coordinato con le forze dell’ordine in comuni come quello di Cesenatico o Ravenna, dove sono impiegate apposite segnaletiche indicanti la presenza della sorveglianza di quartiere e in alcuni casi create apposite task force anti-degrado. Al momento, la nostra amministrazione comunale ha preso qualche provvedimento ma riguardante solo il centro storico e nelle sole ore diurne: un po’ poco per la situazione nella quale ci troviamo. La speranza è quella di poter vedere introdotte questo tipo di segnaletiche anche nei nostri quartieri e di poter usufruire dello stesso coordinamento tra gruppi di sorveglianza e forze dell'ordine, a partire dalla polizia municipale».

Riflessione finale: «La questione sicurezza non è un problema di percezione, è reale, risolvibile con i giusti accorgimenti ma reale, e queste iniziative ne sono la prova. I cittadini sono sempre più consapevoli di ciò e fanno la loro parte, nella speranza che possa esserci un confronto con chi di dovere per poter rendere sempre più sicura la propria casa, il proprio vicinato e la propria città».

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